Scuola. Regione Veneto ha incontrato Carrozza...

Scuola. Regione Veneto ha incontrato Carrozza illustrando eccellenza scuola e Ufficio Scolastico Veneto ma penuria organico e chiesto più personale nel rispetto studenti e docenti; inoltre chiesto che formazione iniziale esca da patto stabilità.

 marketpress.info, 20.6.2013

Venezia, 20 giugno 2013 - L’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan ha incontrato a Roma il Ministro Maria Chiara Carrozza, in occasione della riunione degli Assessori Regionali, e le ha riferito dell’ottimo lavoro svolto dall´Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e della qualità eccellente della scuola veneta, certificata anche dalla valutazione indipendente del programma internazionale dell’allievo Ocse Pisa. “Una situazione di eccellenza che purtroppo convive con la penuria di personale che ormai lamentiamo da anni - sottolinea Donazzan - e per cui ho chiesto al Ministro di prendersi a cuore il confronto diretto con gli operatori e dirigenti regionali della scuola, cosa che si è impegnata a fare”.

“L’ufficio Scolastico Regionale del Veneto non vuole depauperare un patrimonio di organizzazione che è in questi anni è stato sinonimo di qualità e ha inviato al Ministro una lettera-allarme sulla carenza di organici per il prossimo anno scolastico nel Veneto, alla quale mi associo pienamente. L’altra richiesta forte che ho avanzato a Carrozza è stata di togliere dal patto di stabilità la formazione iniziale. Purtroppo, ogni volta, bisogna spiegare a un ministro nuovo l’importanza della formazione iniziale. Nel Veneto, 19 mila ragazzi assolvono il diritto-dovere all’istruzione i cui costi altrimenti sarebbero scaricati sullo Stato. E’ fondamentale che la formazione iniziale sia esclusa dal patto di stabilità, per fare in modo che la nostra Regione possa garantire con serenità questi percorsi. Unitamente a Lombardia, Liguria, Piemonte ho chiesto che si rivedano le risorse che in modo da dare pari dignità alla formazione iniziale”.

Donazzan ha appoggiato la richiesta di maggior personale docente e non docente negli istituti di secondo grado avanzate al Ministero da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, in ordine al prossimo anno scolastico 2013-2014, scrivendo direttamente al Ministro Carrozza. “L’ufficio scolastico regionale del Veneto versa in gravi condizioni di mancanza di personale, sia di dirigenti, sia di docenti sia di personale Ata - fa presente l’Assessore veneta - e nonostante il lavoro certosino di risparmio e di riorganizzazione delle risorse umane, il continuo incremento degli studenti mette la scuola del Veneto in gravissime condizioni arrivando ad immaginare aule incapaci di contenere anche 34 studenti. Con la presente mi permetto di fare mia la richiesta che l´Ufficio Scolastico Regionale del Veneto ha formalizzato al Ministero e chiedo che il riparto degli organici per il Veneto sia pensato nel rispetto degli studenti e dei docenti”.

Secondo l’Usr, i contingenti assegnati al Veneto dal Ministero sono insufficienti in quanto l’incremento degli alunni rispetto a quelli attualmente frequentanti è pari a 6.120 e non a 2.712, come ipotizzato dal Ministero, con uno scarto quindi di 3.408 studenti in più e come risulti di conseguenza difficoltoso gestire un contingente del tutto inadeguato e insufficiente a garantire, soprattutto nelle grandi province, la funzionalità minima del servizio scolastico. Pertanto l’Usr sottolinea l’assoluta indispensabilità, per garantire la funzionalità minima del servizio scolastico e per evitare situazioni di evidente illegittimità che sono destinate a sfociare in tensioni e in giuste proteste da parte dei Dirigenti Scolastici, dei docenti, e dei genitori e in sicuri contenziosi, di poter disporre di un incremento della dotazione organica complessiva di questa regione, quantificata in almeno 150 posti, laddove le decisioni del Ministero di ridurre il personale suscita grande preoccupazione nei dirigenti scolastici del Veneto, per il timore di dover gestire classi con 29, 30, 31, 32, 33 e a volte 34 studenti, senza alcuna considerazione per i diritti degli alunni disabili, oltre che degli altri studenti.

Per illustrare a pieno la portata del fenomeno, l’Usr segnala al Ministero e porta come esempio la situazione della provincia di Vicenza dove, per rispettare il contingente assegnato, dovranno essere ridotte 19 classi, e la stessa criticità si evidenza a Treviso (provincia in cui si è registrato un incremento di oltre 1000 alunni), Venezia e Verona. Nella provincia di Venezia sono state accorpate 27 classi, nonostante la limitata capienza delle aule e la presenza di alunni disabili anche gravi. Nella provincia di Verona sarà necessario formare 44 classi con più di 30 alunni, 4 delle quali ospitano alunni disabili. In tutte le province, molte classi che accolgono alunni disabili non sono rispettose dei parametri numerici fissati dal Dpr n. 81/2009 e sono quindi costituite con più di 25 alunni, suscitando le inevitabili proteste dei genitori, dei docenti, dei Dirigenti scolastici e dei rappresentanti sindacali.