Università, a settembre i test d'ammissione. Mercoledì sarà varato un decreto dal ministero dell'Istruzione. Nuovi bandi dagli atenei entro il 25 giugno e riapertura dallo stesso giorno delle iscrizioni sul portale Universitaly. Bonus maturità, il ministro: "Stiamo cercando di fare chiarezza, rinvio legato a questo" la Repubblica 7.6.2013 ROMA - Slittano a settembre i test d'ammissione per le facoltà a numero programmato. Il ministero dell'Istruzione informa che mercoledì sarà varato un decreto che stabilisce il posticipo. In particolare il nuovo decreto, che sostituirà quello emanato il 24 aprile scorso, prevede la ridefinizione dei criteri di valorizzazione del percorso scolastico e il posticipo delle date delle prove a settembre. Nello specifico il 3 settembre per i Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla formazione di Architetto; il 4 settembre per i Corsi di Laurea delle professioni sanitarie; il 9 settembre per i corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria; il 10 settembre per il corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria. Il decreto prevede anche l'emanazione da parte università di nuovi bandi entro il 25 giugno e, lo stesso giorno, la riapertura delle iscrizioni sul portale Universitaly con possibilità di aggiornare le informazioni (incluse le preferenze). La nuova scadenza per le iscrizioni on line sarà fissata al 18 luglio, mentre per il pagamento dei contributi di iscrizione presso le Università la scadenza sarà il 25 luglio. La decisione di anticipare i test rispetto alla data usuale di settembre aveva creato diverse polemiche. E, contemporaneamente, si era verificato un netto calo nelle iscrizioni, con punte fino al 70 per cento in facoltà come Medicina, Architettura e Ingegneria.
Una delle questioni critiche riguarda il
bonus maturità, che quest'anno, per la prima volta, peseranno
fino a 10 punti sul risultato del test per l'ammissione alle facoltà
a numero chiuso. "Stiamo cercando di cambiare il Il bonus relativo al voto della maturità, ha spiegato il ministro, non sarà eliminato perché "è basato su di una legge che è vigente. La legge impone i dieci punti di bonus, noi stiamo cercando di cambiare, già da quest'anno, il meccanismo di articolazione, in modo da andare verso una maggiore equità, per calcolare il bonus in rapporto alle singole commissioni e non a tutto il territorio nazionale". Anche in base a questo è stata presa la decisione di rinviare il test a settembre: "Così - ha detto il ministro - avremo i risultati della maturità di quest'anno che non avremmo avuto se il test fosse stato a luglio". |