Scuola: Ocse, Italia ancora con molte
'insufficienze', ma cenni di recupero

Sul fronte positivo, i progressi delle donne una su 4 tra i 25 e i 34 anni
è laureata contro uno su sei tra gli uomini

 Il Sole 24 Ore, 25.6.2013

E' una pagella piena di insufficienze quella che l'Ocse assegna alla scuola italiana, ma l'Organizzazione segnala anche i progressi fatti su alcuni fronti. Il rapporto pubblicato oggi - che esamina tutti i 34 Paesi avanzati che aderiscono all`Ocse - evidenzia l`austerity che pesa sul sistema scolastico italiano da oltre 15 anni e relega la Penisola a fondo classifica per le risorse dedicate all`istruzione (solo il 4,7% del Pil e tra il 2008 e il 2010 la spesa è stata tagliata del 7%).

Lo studio punta i riflettori anche sulla penuria di laureati rispetto agli altri Paesi e sull`emergere di una crescente disaffezione verso l`istruzione universitaria che non pare più offrire adeguate opportunità di lavoro e stipendio. Tra gli altri nodi, l`età del corpo docente, il più anziano dell`area Ocse e pagato meno che negli altri Paesi. Preoccupa poi l`elevata percentuale (23%, una delle maggiori dell`area) di giovani che non studia nè lavora.

Sul fronte positivo, i progressi delle donne: una su 4 tra i 25 e i 34 anni è laureata contro uno su sei tra gli uomini. Il dato più saliente è però il miglioramento nei risultati di apprendimento degli studenti quindicenni che, nonostante i tagli, sono migliorati in matematica e in scienze. Il che porta l`Ocse a dire che "il sistema sembra essersi diretto verso una migliore efficienza dell`uso delle risorse".