MARIA CHIARA CARROZZA. "Numero chiuso, si cambia l ministro dell'istruzione sulle nuove prove d'accesso all'Università. Le difficoltà della transizione. Ma alla scuola italiana mancano i soldi di Corrado Zunino, la Repubblica 9.6.2013
ROMA - Una settimana di follia, non sempre
lucida, per la scuola italiana. A ridosso dell'esame di Stato
(inizia tra dieci giorni). Alla fine, viste le ingiustizie possibili
grazie al nuovo bonus Maturità da spendere per i test d'ingresso
alle facoltà universitarie a numero chiuso, visto il rischio crollo
delle iscrizioni a Medicina, Architettura, Ingegneria edile, il
ministro Maria Chiara Carrozza ha deciso: niente anticipazioni dei
test, si torna alle prove a settembre. E, ancora, entro mercoledì si
rivede il bonus maturità.
"Abbiamo pensato di
congelare il bonus, e forse sarebbe stata la cosa migliore, ma non è
possibile: un decreto ministeriale non può intervenire su un decreto
legge. Stiamo provando a ridurne l'impatto e a renderlo più equo.
Resta il punteggio, ma la media dei voti non sarà più tarata
sull'istituto scolastico dove si fa la prova, ma sulle singole
commissioni. Terremo conto del voto di Maturità, nella prima
versione si prendevano in considerazione anche i voti dell'anno
precedente a quello dell'esame".
"Richiederebbe tempi
lunghi, non ci sono. La materia è ampia, l'indirizzo immaginato dal
mio predecessore era giusto, la realizzazione deve essere
migliorata".
"I test a settembre
sono in ritardo rispetto ai tempi delle università europee e gli
studenti devono prepararsi per tempo alle scelte universitarie. Sono
idee giuste. Però non vanno realizzate subito dopo la Maturità".
"Per il 2014 stiamo
lavorando su un'ipotesi di anticipazione ad aprile. Accade già con i
test di medicina in inglese. In questo caso, il voto di maturità non
può aver valore visto che la Maturità deve essere ancora
affrontata".
"Stiamo studiando, ma
per avere un 2014 finalmente stabilizzato dobbiamo lasciar passare
questa tornata. E gli studenti italiani devono cambiare prospettiva:
l'ultimo anno a scuola deve essere dedicato anche alla scelta
universitaria".
"In Italia è
necessario, per due motivi. L'accesso ad alcune professioni va
contingentato rispetto ai bisogni del paese: spesso formiamo persone
che poi vanno a esercitare all'estero. E il numero chiuso è legato
alla disponibilità
"In altri paesi europei
la selezione si fa all'inizio del secondo anno, quando le matricole
iniziano a capire le loro attitudini allo studio delle materie. Si
può valutare anche da noi, ma questa riforma richiederebbe un
periodo lungo".
"Sì, e infatti appena
mi sono insediata ho chiesto la restituzione dei trecento milioni
del fondo ordinario portati via dal governo Monti. Con quelli
l'università è al limite della sopravvivenza, senza va sotto".
"Non lo so dove
prenderò i soldi, ci sto lavorando in questi giorni. Sarà il
prossimo annuncio: le fonti per il rilancio della scuola pubblica
italiana".
"Sto trovando grande
attenzione da parte del governo sulle questioni della scuola".
"No, non mi dimetto".
"Ho detto che non si
fanno buone economie sulla scuola bloccando il turn-over. La scuola
ha bisogno di certezze, programmazione e insegnanti giovani. Poi ho
detto che intendo varare un piano triennale di assunzioni per il
2014-2017, periodo che prevede 44 mila pensionamenti ".
"Ci sarà il giusto
equilibrio tra assorbimento del personale precario e concorso
pubblico". "Sì. Ho rispetto per Profumo e le sue scelte. Sul concorso pubblico ha avuto coraggio". |