si comincia mercoledì

Maturità, in seimila sui banchi
Rebus prof precari

Gilda: tanti docenti hanno il concorso

di Marina Amaduzzi, Il Corriere di Bologna 18.6.2013

BOLOGNA - Operazione maturità al via. Quasi. In attesa che mercoledì mattina gli oltre seimila candidati bolognesi all’esame di Stato si presentino a scuola per la prima prova di italiano, si stanno completando le operazioni per sostituire i commissari dimissionari. «Un trend in linea con gli anni passati», assicura la dirigente dell’Ufficio scolastico bolognese Maria Luisa Martinez. Che annuncia: «Questo sarà il primo anno in cui lavoreremo con il plico telematico, in quanto l’anno scorso siamo stati esentati per il terremoto. Comunque le simulazioni sono andate bene, quindi siamo tranquilli».

Sono 144 le commissioni d’esame a Bologna e provincia. Dei 144 presidenti di commissione ne sono stati sostituiti 11 e lunedì pomeriggio hanno incontrato la dirigente Martinez. Dei 432 commissari, invece, «per ora hanno rinunciato in una settantina ma non è detta che sia finita qui», spiega ancora Martinez, «li stiamo man mano sostituendo». L’Ufficio scolastico di Bologna, come quelli di altre province, hanno dovuto affrontare negli incontri di lunedì con i presidenti delle commissioni un altro tema, sollevato dal sindacato Gilda. Si tratta dei docenti nominati in commissione d’esame che al contempo, in quanto precari, stanno affrontando l’esame per essere assunti e conquistare una cattedra da settembre. Dovrebbero interrogare i maturandi, ma negli stessi giorni sono chiamati a sostenere le prove orali o pratiche del concorso bandito dall’ex ministro dell’Istruzione Profumo per reclutare, entro l’inizio del prossimo anno scolastico, 12 mila docenti.

Ed è un problema non semplice da risolvere perché un commissario d’esame può assentarsi per un solo giorno, ma il concorso prevede un impegno di due giornate: nella prima si assiste al sorteggio delle domande della prova orale o pratica, nella seconda si sostiene l’esame. Così alcuni docenti devono scegliere: se optano per il concorso rischiano di essere sostituiti in commissione d’esame. E questo, specie per i precari, significa l’addio a una quota di salario.

«In questi giorni pervengono alla nostra organizzazione sindacale numerose segnalazioni, è un problema reale che non si risolve chiedendo un giorno di permesso», scrive Giovanni Cadoni, coordinatore provinciale della Gilda. In Lombardia, spiega Cadoni, si è trovato il modo di tenere insieme le varie esigenze, in Emilia-Romagna sembrerebbe di no. Per questo, i vertici dell’Ufficio scolastico regionale e di Bologna vengono sollecitati «ad emanare una disposizione che consenta, ad esempio, l’assenza di più giorni, per evitare che i docenti siano costretti, alla fine, a rinunciare alla nomina a commissario, tanto più che la domanda di partecipazione agli esami di Stato è stata obbligatoria».

Peraltro, a esami iniziati trovare un commissario supplente rischia di non essere facile. La Gilda chiede anche ai presidenti di commissione di strutturare un calendario di impegni «che possa consentire a tutti i docenti interessati sia lo svolgimento del proprio ruolo sia la partecipazione alla prova orale del concorso a cattedra». Intanto, mentre i maturandi stanno finendo le ultime righe delle tesine, cresce la tensione e il toto-tema. Skuola.net, il portale dedicato alla scuola e agli studenti, ad esempio mette Ungaretti in pole, insieme a Svevo, Pirandello e Quasimodo per l’analisi del testo, mentre per il tema o il saggio-articolo segnala di tenere d’occhio la crisi e lo sviluppo sostenibile (2013 anno Europeo contro lo spreco), Internet (30 anni dalla nascita), la condizione femminile e il cammino dell’integrazione europea.