Programma in Carrozza Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 9.6.2013 Dalle recenti dichiarazioni del ministro Carrozza è possibile ricavare un quadro sui prossimi sviluppi della situazione relativa alla scuola.
Un primo punto riguarda le assunzioni in
ruolo nei prossimi anni. La terza quota di nomine
prevista dal piano triennale della Gelmini resterà inevitabilmente
sulla carta (22mila docenti a settembre 2013), dato che la riforma
Fornero ha sostanzialmente dimezzato il numero allora programmato di
pensionamenti (scesi a poco meno di 11mila). Dev'essere inoltre
ancora risolta la questione dei docenti "inidonei" che sarebbero
dovuti transitare al personale Ata (che quindi è ancora in attesa
delle assunzioni a t.i. del 2012), dato che il disegno di legge che
bloccherebbe tale passaggio è stato stoppato ed è ancora arenato al
Senato. In questa fase delicata si inseriscono i futuri vincitori
del concorso in fase di completamento, che sarebbero dovuti essere
assunti in 11.500 tra il 2013 e il 2014. Ma la reale situazione
permetterà di reclutarne solo circa 4.000-4.500 a settembre 2013 (il
50% delle assunzioni che prevediamo, mentre l'altro 50% andrà alle
GaE), mentre i restanti dovrebbero essere suddivisi tra il 2014 e il
2015, coprendo così una parte delle 44mila assunzioni progettate
dalla ministro Carrozza per il triennio 2014-17. Il secondo punto riguarda il nuovo CCNL e i Regolamenti ad esso collegati che, nelle idee ministeriali, dovrebbero contenere non poche novità, ad iniziare dall'introduzione di nuove modalità di sviluppo di carriera dei docenti, con l’avvio di un sistema di valutazione delle prestazioni professionali collegato ad una progressione di carriera, svincolata dalla mera anzianità di servizio, che valorizzi sia le capacità innovative dei singoli e quelle di lavorare in team, sia le posizioni organizzative particolari e tutte le figure di supporto all'attività didattica della scuola (docenti e Ata). Altro progetto prevede di utilizzare i finanziamenti dei fondi europei per creare centri sportivi e aggregativi, per formare i docenti e aumentare il tempo scuola (aperture pomeridiane degli istituti), potenziare la scuola dell'infanzia e le sezioni primavera, anche con assunzione di nuovo personale. Il tutto finalizzato ad una notevole riduzione del fenomeno dell'abbandono scolastico. Ancora in stallo ogni decisione definitiva sui TFA (ordinari e speciali). |