L'Agenda Monti per tutte le stagioni. di Vincenzo Pascuzzi, 19.1.2013
Ancora, dal documento del 23 dic. 2012 del promotore di "Scelta
civica", leggiamo quanto segue: "occorre completare e rafforzare il
nuovo sistema di valutazione centrato su Invalsi e Indire, basato su
indici di performance oggettivi" e poco più avanti "occorre
proseguire e affinare il progetto avviato dall’Anvur per il
censimento e la valutazione sistematica dei prodotti di ricerca".
Ciò indica fiducia sicura e acritica nella valutazione e negli
istituti Invalsi e Anvur in particolare.
Sull'Anvur, ormai da mesi, è in atto una disputa robusta e una
contrapposizione vivace tra difensori e detrattori dei criteri di
valutazione "oggettiva" proposti dall'Anvur stessa. Oggetto del
contendere, in particolare, è il c.d. metodo o criterio delle
mediane statistiche riferite a settori bibliometrici e a quelli non
bibliometrici. Veniamo all'Invalsi. Molto si è scritto in proposito e può essere rintracciato in rete. Possono essere illuminanti per chiunque le testimonianze di alcuni docenti, spontanee e recenti, tratte da Facebook. Vediamole con un po' di dettaglio. La Prof.ssa E.W. di Bologna così scrive l'11 gennaio: « .... sappiamo per certo che molte scuole hanno già fatto acquistare eserciziari per le prove Invalsi e martellano con prove preparatorie a quelle di maggio. Come volevasi dimostrare, è successo ciò che molti di noi paventavano: ormai si insegna per le prove!!! Quindi che nessuno dica più scempiaggini sull'utilità di tali marchingegni ministeriali. .... La costruzione del sapere è una cosa molto seria che non si può ignorare: è lenta, sa ascoltare, sa comunicare, andare avanti e pure indietro; comprende le discipline, le emozioni, le cadute d'attenzione e le risalite, vuole tempo per affrontare i più svariati argomenti nei più svariati modi creati, studiati, modificati, immaginati...dagli insegnanti di classe, di quella classe e non di un'altra, con quegli inserimenti e con quelle problematiche presenti!». Il 15 gennaio, la Prof.ssa C.P. di Senigallia ha detto: «Al collegio docenti di stasera la preside ci ha fatto approvare il Pof col fagottone Invalsi al seguito …. dicendo che è diventato OBBLIGATORIO circa 3 giorni fa in base alla sentenza del giudice del lavoro …. ne sapete niente? mi sa di ennesima manovra utilizzata dai presidi per obbligarci a somministrare e correggere le prove.» Ancora il Prof. M.M. di Roma il 18 gennaio testimonia: « .... vi racconto che cosa ha fatto l’Invalsi nella mia scuola. Come ricorderete, nel maggio scorso c’era lo sciopero dei Cobas il giorno dei test Invalsi, e ciò ha portato anche a contestazioni a macchia di leopardo degli studenti o degli insegnanti stessi addetti alla somministrazione. Questo è l’antefatto. Bene, in collegio dei docenti vengono illustrati i risultati dei test Invalsi della mia scuola, e risulta che avremmo praticamente un 25% di studenti a livello 1, il più basso, circa il doppio della media nazionale, che avremmo un livello – 9.3% rispetto a scuole dello stesso livello relativamente alla composizione sociale. Poi, in un’altra schermata viene fuori che la media totale della scuola è stata fatta su 2 classi seconde che avevano un punteggio attorno all’80% di risposte giuste, altre 3-4 che avevano una media di classe poco sopra il 60%, una classe al 20% e un’altra al 37%. Insomma, queste ultime due classi erano costituite evidentemente, di persone che avevano dato risposte a caso! Si tratta di punteggi assolutamente inverosimili! Eppure l’Invalsi le ha inserite all’interno del rapporto. Questo è il livello di scientificità dell’Invalsi. Mi pare che quanto accaduto sia un’ottima prova a favore del boicottaggio dell’Invalsi.» La conclusione è che nelle scuole si studia per i test Invalsi (a scapito della didattica), i presidi forzano i collegi docenti e l'Invalsi fa statistiche grossolane. "Non si può più parlare di meritocrazia in Italia senza evocare Roger Abravanel", così esordisce l'intervista odierna di Franco Locatelli, allo stesso Abravanel, su "FIRSTonline". Il ben noto ex Director della McKinsey & Company, attualmente saggista ed editorialista, dapprima dichiara all’intervistatore che «La meritocrazia non si impone per legge ....», e poi così risponde sul cosa fare "per accrescere la meritocrazia nella scuola": « .... 2°) rendere subito trasparenti risultati dei test Invalsi per fare conoscere la qualità dell’insegnamento delle varie scuole grazie ai risultati degli studenti. 3°) avviare un processo serio di valutazione delle scuole e di responsabilizzazione del corpo degli insegnanti. 4°) fare funzionare una volta per tutte la agenzia di valutazione delle università per allocare i fondi pubblici in modo meritocratico e mettere in minoranza i docenti nei consigli di amministrazione delle università». Per Abravanel, i risultati dei test Invalsi sono oro colato!
Invece, sappiamo che i test Invalsi sono proprio imposti per legge,
almeno in parte. E che a imporre la parte rimanente, provvede la
buona volontà, lo zelo di molti presidi genuflessi. Ancora i test
Invalsi già intervengono direttamente negli esami finali di 3ª media
e aspirano ad insediarsi anche nell'esame di Maturità (o Esami di
Stato). Il parere del C.d.S. ha il Numero 00108/2013 e la data 16/01/2013. |