Programma Lega Nord

 gennaio 2013

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La Lega Nord si batte da sempre per l’abolizione del valore legale del titolo di studio, che rappresenta uno degli ostacoli principali sulla strada della crescita di un apparato amministrativo nel Nord.

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Oggi una laurea presa in una qualsiasi Università italiana ha una particolare caratteristica che non trova molti riscontri all’estero: il valore legale del titolo. Ai fini di un concorso pubblico, una laurea conseguita a Venezia piuttosto che a Ragusa è del tutto equivalente. Non sono invece equivalenti la qualità della preparazione, il rigore degli studi e la serietà degli esami. Ne consegue che le votazioni di laurea degli studenti iscritti agli atenei del Sud sono di gran lunga più elevate di quelle ottenute dai loro colleghi che studiano nelle università del Nord.

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Primo risultato: poiché nei concorsi pubblici si favorisce chi ha le votazioni più alte (troppo spesso viene valutata solo la votazione di laurea e non l’effettiva preparazione e le competenze specifiche), i vincitori di tali concorsi sono quasi sempre meridionali. Appare inutile sottolineare ciò che questo comporta in termini di efficienza dei servizi pubblici.

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Secondo risultato: essendo uguale il “peso” che le lauree hanno (cosa che non avviene nel settore privato), non si sviluppa una vera concorrenza fra Atenei, presupposto indispensabile per eliminare dalla scena università nate unicamente per motivi clientelari e baronali, che succhiano allo Stato risorse preziose senza fornire adeguate contropartite in termini di servizi offerti.

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La Lega Nord, sulla base anche di un Ordine del giorno presentato (e approvato) nel gennaio 2009 alla Camera dei Deputati, chiede che il valore legale del titolo di studio sia definitivamente abolito. Riteniamo che questa riforma sia la base per poter finalmente dare il via alla riforma dell’università. Nessun concorso dovrà tenere conto della votazione ottenuta, scegliendo i vincitori solo sulla base di test e curriculum. Gli Atenei, grazie all’abolizione del valore legale del titolo, saranno costretti a migliorarsi nella didattica, nella qualità delle strutture e nella modernizzazione dei programmi, pena un considerevole calo di iscritti che opteranno per università che hanno raggiunto determinati standard. La suddetta abolizione consentirà di introdurre un principio di equità nell’ambito della distribuzione di posti di lavoro nel settore pubblico, che finalmente godrà di personale scelto non più in base ad un singolo voto, bensì sulla base di specifiche e provate esperienze.


Fonte
: sito ufficiale della Lega Nord. Il documento, datato settembre 2012, è l’unico contenuto, alla data del 24/01/2013, alla voce ‘Istruzione’ del programma elettorale della Lega Nord per le elezioni politiche del 2013.

 

 

Tratto da Tuttoscuola verso il voto