Padre picchia a scuola un prof
che aveva rimproverato il figlio

Un 14enne iscritto al primo anno del Giorgi, a Milano, era stato spedito fuori perché non voleva essere interrogato. A scuola sono arrivati prima la madre e poi il padre, che ha mollato un ceffone all'insegnante

di Tiziana De Giorgio la Repubblica di Milano, 19.1.2013

Un suo alunno gli risponde male perché non vuole essere interrogato e lui lo spedisce fuori dall'aula per punizione. Ma per difenderlo a scuola piomba il papà: punta dritto all'insegnante e gli tira un ceffone in piena faccia. È successo al Giorgi, istituto tecnico industriale in viale Liguria a Milano, in una classe del primo anno.

Ora di informatica, il professore guarda il registro e chiama il ragazzo per interrogarlo. Lo studente non ne vuole sapere: non è preparato. E di fronte all'insistenza dell'insegnante gli risponde: "Ma stai zitto". Il quattordicenne finisce a passare il resto dell'ora in corridoio. A scuola si precipita la mamma, chiamata dal ragazzo: vuole parlare a tutti i costi con il professore, chiedere spiegazioni. Anche se non è ora di ricevimento e le lezioni sono in corso. La signora va su tutte le furie quando viene invitata a uscire e chiama il marito, che si presenta a sua volta al Giorgi durante la pausa pranzo. "Erano convinti di essere stati snobbati - racconta una collega - gli ha mollato uno schiaffo senza nemmeno che lui potesse difendersi: aveva entrambe le mani occupate".

Un "episodio gravissimo", denuncia la preside Annamaria Indinimeo. Che riaccende il dibattito sui genitori sempre più aggressivi nei confronti della scuola. "Siamo al paradosso - ha aggiunto la dirigente - una volta lo studente rischiava la sberla se portava a casa un brutto voto. Ora è il professore che deve aver paura". Uno dei casi che avevano fatto più discutere era quello del liceo Parini, dove due anni fa un'insegnante di matematica e uno di inglese avevano chiesto il trasferimento denunciando un pressing intollerabile da parte delle famiglie. Il preside, Carlo Arrigo Pedretti, era stato costretto chiudere la porta ai genitori durante i consigli di classe fino alla fine dell'anno per allentare le pressioni. Ma l'episodio non si era concluso nemmeno con la relazione finale dell'ispezione inviata dal provveditorato: l'insegnante di matematica era stata trasferita in un'altra scuola, quello di inglese invece era stato elogiato "per le sue indiscutibili capacità " e invitato a rimanere.

Parole che avevano irritato ancora di più mamme e papà che lo accusavano di essere troppo severo con i propri figli: sul blog dei genitori un altro fiume di accuse, fermato solo quando preside e professore hanno deciso di sporgere denuncia. Lo stesso anno la preside della scuola elementare Sorelle Agazzi era finita in ospedale dopo essere stata picchiata dalla mamma di un bambino che lanciava sedie dalla finestra. "La scuola è un luogo di formazione delle persone e delle coscienze collettive - ha scritto la delegazione rsu sul sito del Giorgi, dove lunedì ci sarà una riunione straordinaria per discutere dell'accaduto - di maturazione della capacità critica e di educazione al confronto democratico. Nulla può giustificare l'aggressione di chi svolge il proprio delicato lavoro di insegnante".