Revisione classi di concorso, La Tecnica della Scuola, 17.1.2013 Nuovo incontro il 28 gennaio tra Miur e sindacati sulle nuove classi di concorso. Dura reazione del segretario della Fgu-Gilda, Rino Di Meglio su un'operazione che porterebbe allo "svilimento della professione docente" e all'abbassamento del valore legale del titolo di studio. Il resoconto della Uil-Scuola La Gilda degli Insegnanti dice no allo svilimento della professionalità dei docenti che si profila con il decreto sulle classi di concorso e chiede con forza di rinviare il provvedimento per consentire uno studio più approfondito su questo delicato argomento. La presa di posizione del sindacato guidato da Rino Di Meglio arriva dopo l’incontro avvenuto oggi a viale Trastevere. “Il 28 gennaio ritorneremo al Ministero dell’istruzione per discutere ancora della questione - spiega Di Meglio - ma noi continuiamo a essere critici sulla fretta con cui si vuole approvare un decreto così importante con un ministro senza governo e al termine del suo mandato. Il nostro timore - afferma il coordinatore nazionale della Gilda - è che questo provvedimento abbassi la qualità della scuola italiana e i requisiti professionali richiesti agli insegnanti”. “Un esempio: oggi chi è abilitato per insegnare lettere alle scuole medie - spiega Di Meglio - con il decreto sulle classi di concorso potrebbe partecipare ai concorsi a cattedra per greco e latino al liceo. Una revisione che contestiamo fortemente, perché aver sostenuto un solo esame universitario di una determinata materia non assicura la preparazione necessaria per poterla insegnare agli studenti. In questa operazione - conclude Di Meglio - intravediamo un passo verso l’abbassamento del valore legale del titolo di studio e la Gilda, che è prima di tutto un’associazione professionale degli insegnanti, non può accettarlo”. Nessun'altra dichiarazione delle OO.SS. al momento in materia, Solo la Uil-Scuol ha riportato il seguente resoconto sull'incontro di oggi. "Due, in particolare, sono gli aspetti evidenziati: la gradualità del passaggio dall'ordinamento vigente al nuovo e la necessità di non alimentare la formazione di nuovo precariato. Il Miur, accogliendo le proposte dei sindacati, ha prospettato la possibilità che la nuova impostazione delle classi di concorso abbia effetti ai soli fini del reclutamento legato ai futuri concorsi ordinari, lasciando inalterato il reclutamento legato alle graduatorie ad esaurimento. In prospettiva, inoltre, la riorganizzazione avrà effetti anche sul personale attualmente non inserito nelle graduatorie ad esaurimento ma i cui titoli mantengono validità ai fini della partecipazione alle procedure abilitanti. Sulla materia il Miur si è impegnato a predisporre una bozza di decreto che sottoporrà alle organizzazioni sindacali in un prossimo incontro già fissato per il 28 gennaio. Per questi motivi si è concordato, in questa fase, di non entrare nel merito delle questioni relative alle diverse aree". |