SISTEMA NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Su proposta dei Ministri del lavoro e delle politiche sociali e
dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto
con gli altri Ministri competenti, il Consiglio dei Ministri ha
approvato, in via definitiva, dopo aver acquisito l’intesa in
sede di Conferenza unificata lo scorso 20 dicembre, un
provvedimento sul Sistema nazionale di certificazione delle
competenze, in attuazione della riforma del mercato del lavoro
per la crescita (Cfr. comunicato stampa n. 56 del 30 novembre
2012).
Il provvedimento completa un “pacchetto di innovazioni” per
innalzare i livelli di istruzione e formazione delle persone
adulte, in linea con gli impegni assunti dall’Italia in sede
europea.
Il nostro Paese dimostra così di rispondere alle sollecitazioni
rivolte dalla Ue ai Paesi membri affinché, in un periodo di
crisi economica globale, si dotino degli strumenti legislativi
che consentano al maggior numero di persone, in particolare ai
giovani in cerca di prima occupazione e ai giovani NEET (né al
lavoro né in formazione), di far emergere e far crescere il
grande capitale umano rappresentato dalle competenze, finora
scarsamente valorizzate, acquisite in tutti i contesti: sul
lavoro, nella vita quotidiana e nel tempo libero.
Un sistema rigoroso e coordinato a livello nazionale di
riconoscimento delle competenze comunque acquisite, promuove la
mobilità geografica e professionale, favorisce l’incontro tra
domanda e offerta nel mercato del lavoro, accresce la
trasparenza degli apprendimenti e dei fabbisogni e l’ampia
spendibilità delle certificazioni in ambito nazionale ed
europeo.
Il sistema nazionale di certificazione delle competenze
costituisce, pertanto, una fondamentale infrastruttura di
raccordo tra le politiche di istruzione, formazione, lavoro,
competitività, cittadinanza attiva e welfare in sintonia con le
dinamiche e gli indirizzi di crescita e sviluppo dell’Unione
europea.
ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI DELLA SEZIONE A INDIRIZZO SPORTIVO
DEL SISTEMA DEI LICEI
Il regolamento approvato oggi prevede la riorganizzazione dei
percorsi delle sezioni a indirizzo sportivo dei licei.
L’obiettivo principale del provvedimento è quello di portare a
sistema esperienze didattiche già condotte in molte scuole,
avvalendosi dell’autonomia, e di implementare allo stesso tempo
il ventaglio dell’offerta formativa, rafforzando il ruolo dello
sport nella scuola. Per la prima volta nel nostro ordinamento
viene inserito un nuovo indirizzo di studi nell’ambito del liceo
scientifico.
Rispetto alle discipline dell’ordinario liceo scientifico sono
introdotte due nuove materie: “diritto ed economia dello sport”
e “discipline sportive” che vanno a sostituire “disegno e storia
dell’arte” e “lingua e cultura latina”. Inoltre è previsto il
potenziamento di “scienze motorie e sportive”. L’iscrizione è
aperta a tutti, anche ai disabili, e non sono previste prove
selettive d’ingresso. In effetti, la sezione non è finalizzata
solo alla formazione scolastica di giovani che praticano sport a
livello agonistico e sono magari impegnati in competizioni di
rilievo nazionale o internazionale, ma si rivolge anche agli
studenti particolarmente interessati ai valori propri della
cultura sportiva.
In prima applicazione le Regioni, nell’ambito delle proprie
competenze di programmazione dell’offerta formativa, potranno
autorizzare un numero di sezioni non superiore a quello delle
rispettive province. Le scuole individuate dalle Regioni
apriranno le iscrizioni già a partire dal prossimo anno
scolastico.