Lettera al ministro profumo...
...nuove classi di concorso

inviata da Colomba Rosaspina, 16.1.2013

Egr. Ministro,

vorrei porLe alcune domande su una questione estremamente complessa: la revisione delle classi di concorso della scuola secondaria in un momento così delicato e difficile della politica italiana ricordandoLe ciò che è accaduto in questi mesi.

A novembre 2012 è stata consegnata al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI), per il previsto parere, una bozza di revisione delle classi di concorso non solo completamente diversa da quella presentata alle organizzazioni sindacali nell’incontro del 16 maggio 2012 ma diversa è stata anche la procedura da Lei scelta: far approvare la riorganizzazione delle classi di concorso con un semplice Decreto Ministeriale invece di procedere come stabilito dalla Legge 133/08 che prevede che la riforma delle classi di concorso avvenga con un Regolamento sottoposto al vaglio delle Competenti Commissioni Parlamentari di Camera e Senato. Nel contempo, a dicembre, alle organizzazioni sindacali è stato inviato semplicemente un indirizzo di posta elettronica al quale inviare eventuali osservazioni e proposte inerenti la questione e poiché nella legge di stabilità non sono state inserite norme finalizzate a prorogare termini previsti da precedenti disposizioni per consentire “la sopravvivenza” del CNPI nella seduta del 20 dicembre il CNPI ha approvato un documento in cui si “denuncia la grave inadempienza che, a legislazione invariata, determina un vuoto normativo che può pregiudicare le corrette procedure di definizione e validazione di molti atti legislativi e amministrativi inerenti il sistema di istruzione”.

Il CNPI ha smesso quindi di esistere dopo 14 anni di proroghe. Per incapacità legislativa? Per disinteresse del settore dell’istruzione? Per superficiale dimenticanza? Per scelta premeditata? O per le solite e generiche attestazioni sull’importanza della scuola per il futuro del Paese da parte della classe politica che si è avvicendata al Governo ma che, in tutti questi 14 anni, non si è invece preoccupata di emanare il provvedimento necessario per far nascere al posto del CNPI il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione?

Perché Egr. Ministro vuole procedere così in fretta e furia con un Decreto Ministeriale assumendo in questo modo un provvedimento che travalica l’ordinaria amministrazione a Camere sciolte, a campagna elettorale in corso e in assenza dei prescritti pareri e di un Governo?

Perché le organizzazioni sindacali non sono state convocate per un confronto come è stato fatto anche a maggio 2012 visto che la bozza presentata al CNPI a novembre è completamente diversa da quella di maggio ed è piena di criticità che hanno bisogno di approfondite discussioni e se verrà approvata frettolosamente avrà ripercussioni estremamente pesanti sulla scuola?

Perché è stata inviata a novembre una bozza al CNPI per il previsto parere e nello stesso tempo si lascia decadere tale organismo dato che non si è provveduto ad emanare un’apposita disposizione per prorogarne l’esistenza lasciando così la scuola e gli insegnanti orfani di tale organismo che fino ad oggi è stato in grado di esprimere proposte e pareri in base a ciò che sancisce la Costituzione?

Perché la nuova bozza di novembre 2012 ha ridotto il numero di classi di concorso, accorpandone diverse in una unica nuova classe di concorso prevedendo poi dei sottocodici con cui fare le dovute differenziazioni tutelando sia la specificità di alcuni insegnamenti sia le competenze e la professionalità dei docenti assunti a tempo indeterminato mentre in altri casi si è scelto invece di “spezzettare” una classe di concorso già esistente in più classi di concorso? Anche in quest’ultimo caso non si poteva lasciare un’unica classe di concorso che includesse più insegnamenti alla quale far accedere tutti i titolari appartenenti a classi di concorso diverse e procedere poi con eventuali sottocodici all’attribuzione degli insegnamenti specialistici presenti in determinati indirizzi? Perché nella bozza non si segue il criterio dell’accorpamento per tutte le classi di concorso? In base a quali motivazioni sono state fatte due diverse scelte?

Perché si sottraggono uno o più insegnamenti ad una classe di concorso? Perché si sottraggono addirittura quelli compresi nella sua stessa denominazione negandole così un'abilitazione già riconosciuta dallo Stato? Non crede si tratti di una decisione molto delicata sia sul piano giuridico sia sul piano del semplice buon senso che meriterebbe una maggiore riflessione? La delega assegnata dal Parlamento non andrebbe semmai nella direzione opposta: accorpare e ridurre le classi esistenti per rendere più flessibile l'impiego dei docenti? E allora perchè togliere ad alcune classi di concorso insegnamenti che sono sempre stati di sua competenza? Che vantaggio se ne trarrebbe in termini di efficienza del sistema scolastico?

Non crede che la riorganizzazione delle classi di concorso dovrebbe essere orientata alla valorizzazione delle competenze professionali degli insegnanti senza disperdere esperienze acquisite e titoli? Tale riorganizzazione non dovrebbe garantire una gradualità nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento tenendo conto anche delle diverse tipologie del rapporto di lavoro a partire da coloro che sono titolari di un contratto a tempo indeterminato?

Che senso ha l’attuale concorso a cattedre dato che le prove concorsuali verteranno proprio sugli stessi programmi e contenuti con i quali si sono abilitati e risultati vincitori di concorso i docenti assunti a tempo indeterminato che insegnano da anni determinate discipline ma che, in base alla bozza di decreto di revisione delle classi di concorso di novembre, non potranno invece più insegnare? Non ha pensato al fatto che ciò porterà ad un ulteriore aumento degli esuberi del personale docente appartenente a quelle classi di concorso cui vengono sottratti insegnamenti da sempre di loro competenza?

 

Sinceramente non riesco a capire la logica che ha accompagnato l’assunzione di determinati provvedimenti e pertanto confido in un Suo ripensamento perché ritengo che il riordino delle classi di concorso debba essere oggetto di un’ adeguata riflessione nella futura legislatura che tenga conto davvero della situazione esistente, delle competenze e della professionalità dei docenti e non determini ulteriori esuberi del personale docente dato che la scuola da troppi anni sta subendo solo pesanti tagli nonostante le ripetute affermazioni sull’importanza che essa ha per il futuro del Paese.

 

Cordiali saluti

 

Colomba Rosaspina

docente della scuola secondaria superiore

 

Allegati

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Situazione docenti A060

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Proposta di nuova macroclasse di SCIENZE

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Proposte revisione ristretta