Ritorno in classe con l’incubo delle iscrizioni
Silvia Mastrantonio Quotidiano.net, 7.1.2013
ROMA
RIENTRO con il magone. Circa 8
milioni di studenti oggi saranno di nuovo tra i banchi dopo le
vacanze natalizie. E se per loro l’angoscia maggiore è quella della
normalità che sopravanza, per le famiglie si aggiunge l’ansia
dell’iscrizione al prossimo anno scolastico (2013-2014) che da
quest’anno sarà solo ed esclusivamente online. Ovviamente la
procedura è valida solo nelle scuole statali e non riguarda la
scuola dell’infanzia.
Ogni innovazione è accompagnata da una buona dose di preoccupazione
e anche se da viale Trastevere traspira una grande tranquillità, per
i genitori degli alunni i dubbi sono molti.
Il primo quesito, su tutti, riguarda le famiglie che non possiedono
un computer e che, pertanto, si sentono escluse. Un problema che
provvederanno a risolvere le segreterie degli istituti, sia quelli
dai quali si proviene sia quelli dove si vuole iscrivere il ragazzo.
A questo proposito il Ministero ha emanato una circolare che porta
la data del 17 dicembre: «Le istituzioni scolastiche destinatarie
delle domande offriranno un servizio di supporto per le famiglie
prive di strumentazione informatica e, in subordine, qualora
necessario, anche le scuole di provenienza offriranno il medesimo
servizio di supporto».
INEVITABILE che questo comporti un
aggravio di lavoro per gli impiegati delle scuole, ma ci sarà
flessibilità. Del resto la fascia temporale entro la quale si dovrà
provvedere alle iscrizioni è piuttosto ampia e va dal 21 gennaio al
28 febbraio. Le famiglie coinvolte nelle iscrizioni online saranno
circa un milione e mezzo poiché le procedure riguardano gli alunni
che dovranno accedere alle prime classi delle scuole primarie,
secondarie di I e di II grado. Per chi possiede Internet, invece, il
percorso è semplice: occorre accedere all’area
www.iscrizioni.istruzione.it, scegliere l’istituto in
cui si intende mandare il giovane e poi compilare l’apposito modulo
messo a disposizione dalla scuola scelta.
Saranno poi gli istituti a ‘lavorare’ le domande secondo criteri
fissati. Potrebbero sorgere difficoltà laddove ci siano istituti
carichi di richieste di iscrizione e che si trovano nelle condizioni
di dover fare delle scelte. Sui criteri di selezione, fin qui, ci si
era affidati alla fortuna con sorteggi. Però quest’anno l’aria
sembra cambiata e il Ministero sarebbe contrario alla ‘lotteria’
dell’istruzione. Alcuni istituti, che agiscono in regime di
autonomia, hanno deciso di privilegiare il merito e quindi di
accogliere in via prioritaria alunni che negli anni precedenti
abbiano accumulato buoni voti e buoni giudizi.
PERÒ non è un criterio che vale
per tutti, ogni scuola decide i propri parametri. In alcuni casi,
infatti, vale il principio ‘geografico’, ovvero la vicinanza
dell’abitazione dalla sede della scuola o la residenza, nel
circondario, di parenti oppure, infine, la distanza con i luoghi di
lavoro dei genitori.
È inevitabile che quest’anno si metta in evidenza qualche criticità.
Ma è la spending review che impone il risparmio, fanno sapere da
viale Trastevere.