Scuola
Le iscrizioni on line escludono i minori
Melting Pot diffida il MIUR. Rimuovere
l’obbligatorietà per la registrazione Yalla Italia, 23.1.2013
Da quest’anno le iscrizioni alle scuole elementari si effettueranno
solo on line. Sito intasato, dati non salvati, dati stravolti dopo
il salvataggio, sono solo alcuni degli effetti di questa nuova
procedura che hanno colpito i genitori di tutta Italia. Ma i disservizi non sono l’unico effetto prodotto dal nuovo sistema. La procedura di iscrizione on line infatti, con la richiesta tra i campi obbligatori del codice fiscale, esclude la possibilità di iscrizione dei figli alle scuole elementari da parte di genitori privi di permesso di soggiorno. Inutile ricordare che la scuola elementare (scuola primaria) è scuola dell’obbligo. L’articolo 38 del Testo Unico immigrazione è assolutamente lapidario: i minori stranieri presenti sul territorio sono soggetti all’obbligo scolastico. L’articolo 45 del Regolamento di attuazione poi chiarisce in maniera inequivocabile come i minori stranieri presenti sul territorio nazionale abbiano diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.
La mancanza del codice fiscale per i genitori stranieri privi di
permesso di soggiorno che vogliano iscrivere i loro figli a scuola
risulta quindi un ostacolo inaggirabile per procedere
all’iscrizione. In buona sostanza il sistema predisposto dal Ministero preclude l’esercizio dell’obbligo/diritto di frequenza alle scuole elementari, come denunciato da diversi insegnanti anche alla redazione del nostro portale. Al MIUR è indirizzata la diffida del Progetto Melting Pot Europa affinchè modifichi immediatamente il sistema dando indicazioni chiare perchè il diritto all’istruzione sia garantito a tutti i minori su tutto il territorio nazionale a prescindere dalla posizione di soggiorno dei loro genitori. |