Riduzione di un anno della scuola, la Gilda dice no

da Tuttoscuola, 25.1.2013

“In un periodo di crisi come quello attuale, la scelta di ridurre di un anno la scuola per i giovani italiani ci sembra, ancora una volta, un facile modo per tagliare le spese dello Stato sull'istruzione e comprimere cattedre, con lo scopo di diminuire il numero degli insegnanti”. Pollice verso della FGU-Gilda degli Insegnanti sulle proposte avanzate dalla Commissione tecnica di esperti nominata dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo per studiare la possibilità di anticipare a 18 anni il conseguimento del diploma.

“Un'ipotesi allo studio che ci lascia perplessi - sottolinea il coordinatore nazionale del sindacato, Rino Di Meglio - soprattutto alla luce delle statistiche sia nazionali che internazionali. Tutti i dati, infatti, fotografano una realtà precisa: l'Italia investe per la scuola, in percentuale sul Pil, meno della media europea”.

Le proposte all'esame della Commissione di esperti, pur con diverse articolazioni, convergerebbero sulla necessità di ridurre di un anno (da 13 a 12) il percorso scolastico degli allievi italiani e quantificano i risparmi che in questo modo si potrebbero ottenere in 1 miliardo e 380 milioni di euro annui. Ma è sulle motivazioni psico-pedagogiche e culturali addotte che la Gilda vuole vederci chiaro: “Su tutte le argomentazioni, compresa quella che 'è così in tutta Europa’ - continua Di Meglio - sarebbe bene aprire una franca discussione”.