Casini: sulla scuola privata
sono stati fatti tagli devastanti

di A.G.  La Tecnica della Scuola, 25.1.2013

Il leader dell’Udc non vede dualismi tra istituti pubblici e liberi. Sostiene però che non bisogna penalizzare nessuno: invece tanti istituti non statali sono stati costretti a chiudere. Eppure il Governo Monti ha mantenuto i contestati finanziamenti.

Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, torna a difendere la scuola privata. E a reclamare adeguati fondi per sostenerle. Stavolta le dichiarazioni sono arrivate nel corso di una videochat con lastampa.it. E si è trattato di parole forti, in piena sintonia con il clima pre-elettorale. "Sono stati devastanti anche i tagli alle scuole private. Tanti istituti liberi hanno dovuto chiudere", ha sottolineato il rappresentante più popolare dell’Unione dei democratici cristiani e di centro.

Casini ha quindi ribadito che la riduzione dei fondi destinati alle scuole non statali potrebbe costare cara allo Stato. Anche perché il costo procapite di un alunno iscritto in un istituto privato è notevolmente più basso rispetto a quello che di un giovane che frequenta le scuole statali.

"E' stato tagliato troppo sul futuro dei nostri figli, sulla scuola o sull'università pubblica o privata che sia: non vedo un dualismo tra scuola pubblica e scuola libera", ha concluso Casini.

Vale la pena ricordare che, anche in regime di spending review, il Governo Monti ha mantenuto il finanziamento per le scuole private di circa 300 milioni di euro. Prestandosi, tra l’altro, a molte critiche. A tutto tondo: parole di condanna per l’aver lasciato inalterati i fondi sono arrivate da ambienti politici, sindacali, associazionali e studenteschi.