Il talento professionale non si scopre
organizzando corsi preparatori

di Aldo Domenico Ficara da Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 23.1.2013

La scuola ha fame di talento professionale, necessita sempre di più di ottimi Insegnanti e di ottimi Dirigenti scolastici per poter vincere le sfide competitive della didattica innovativa, dell’aggiornamento del personale e dell’organizzazione amministrativa efficiente nell’ambito dell’autonomia scolastica. Considerando che il talento è l'inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività, l'indipendenza di giudizio, lo spirito critico, la serietà ed il senso di responsabilità e di equilibrio, tramite le quali è possibile guadagnarsi il ruolo di saggio e di guida nell'organizzazione scolastica in cui si opera ed il rispetto e la fiducia degli altri, non possono coniugarsi, nell’ambito di un concorso pubblico con la partecipazione in corsi preparatori. Oggi quando è pubblicato un bando di concorso per Dirigente scolastico o un bando per concorso a cattedra proliferano corsi preparatori per prove preselettive, per prove scritte e per prove orali.

Nella ricerca del talento le domande sono sempre del tipo: Come valutare il talento e l'inclinazione alla leadership? Come scoprire queste qualità? Come avere una leadership responsabile e quindi etica? Qual è la forza di trascinamento e di emulazione che ci viene dagli esempi del passato? Come inserire la leadership in un percorso di eccellenza dell'organizzazione? Cercare di dare una risposta a tali quesiti attraverso l’attivazione di corsi preparatori diventa un’impresa al limite dell’impossibile, perché non si potrà mai dare quel valore aggiunto o quella marcia in più che sia già in possesso del professionista talentuoso. Anzi il corso preparatorio può al limite drogare una selezione concorsuale, con il rischio di poter eliminare l’estro, la genialità, l’ inventiva e la qualità a favore della normalità e della quantità professionale. Il talento di solito è riconosciuto da persone talentuose, quindi le commissioni giudicatrici, per come giustamente dicono i bandi concorsuali, devono essere composte da professionalità di primo ordine, e i corsi preparatori dovrebbero essere successivi alla selezione del concorso, onde formare e informare il talento selezionato. Come nel talento militare dove Napoleo­ne che a Tolone con un colpo d'occhio vi­de che spostando l'artiglieria in un luo­go diverso, la flotta inglese sarebbe sta­ta sconfitta, o Cesare che a Fàrsalo lanciò un attacco da un punto così impreve­dibile che l'esercito nemico fuggì nel panico. Allo stesso modo nel mondo dell’istruzione un Dirigente scolastico o un Docente selezionato per talento potrebbe trovare soluzioni che altri giudicherebbero irrealizzabili o assurde.