Iscrizione on line, la Disal chiede
il rinvio dell'obbligo di un anno

da Tuttoscuola, 8.1.2013

L'idea è "positiva", ma, almeno per quest'anno, bisognerebbe "mantenere la forma mista per l'iscrizione (cartacea e online a scelta), eliminando la discriminazione tra scuole e rinviando l'obbligo online a tempi e situazioni dove non si scarichi tutto al solito impegno di scuole e famiglie, sempre a costo zero per lo Stato". È quanto chiede la Disal, l'associazione dei Dirigenti delle Scuole Autonome e Libere, al ministro Francesco Profumo in vista delle prossime iscrizioni che da quest'anno saranno on line.

Dopo aver ascoltato la voce dei presidi e quella dell'l'Associazione genitori (Age) e dell'Associazione genitori scuole cattoliche (AGeSC), i presidi della Disal scrivono al ministro sulle nuove procedure spiegando che chi ha scritto la circolare sulle iscrizioni non ha "attentamente valutato la reale situazione delle famiglie e delle scuole. Con la modalità obbligata ha inoltre ridotto un aspetto di vita come l'iscrizione alle prime classi ad un puro atto burocratico, come iscriversi all'anagrafe o al registro dei tributi. L'atto di iscrizione, invece, non è solo un atto amministrativo, poiché con esso si attua il primo vero contatto della famiglia". Non tutte le famiglie hanno il pc a casa, rileva la Disal e, comunque, i nuclei familiari "verranno di fatto messi su due piani diversi, essendo differenziato il regime di obbligo tra scuole statali o non statali, con evidenti facilitazioni per le seconde". Di qui la richiesta al ministero di rinviare l'on line di un anno.

E poi, continuano i presidi, "riteniamo si debba investire nella valorizzazione di spazi di dialogo scuola/genitori, come accade in esperienze in corso in alcune scuole, che mettono a disposizione le loro aule informatiche alle famiglie" e "chiediamo che si concerti con altri ministeri lo sviluppo di reti tecnologiche in tutto il Paese, sostenendo la spesa delle scuole e delle famiglie per l'informatizzazione".