SCUOLA Istat, in aumento gli alunni con disabilità I problemi più comuni sono i disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione La Stampa, 25.1.2013
ROMA E’ quanto emerge dall’Report dell’Istat per l’anno accademico 2011-2012. La percentuale più elevata si riscontra nella Provincia autonoma di Bolzano per entrambi gli ordini scolastici (5,2% degli alunni della scuola primaria e 9,2% degli alunni della scuola secondaria di primo grado), quella minore in Basilicata (2,0% degli alunni della scuola primaria e 2,4% di quelli della scuola secondaria di primo grado). Rispetto all’anno precedente si riscontra un aumento complessivo di circa 6 mila alunni, in entrambi gli ordini scolastici, in linea con la tendenza degli ultimi 10 anni. I maschi rappresentano più del 60% degli alunni con disabilità di entrambi gli ordini scolastici. Si registrano 211 maschi ogni 100 femmine nella scuola primaria e 173 maschi ogni 100 femmine in quella secondaria di primo grado. L’eta’ media si attesta a 9,8 anni per gli alunni con disabilià’ iscritti nella scuola primaria ed è pari a 13,6 anni per quelli che frequentano la scuola secondaria di primo grado, non evidenziando differenze territoriali apprezzabili rispetto al valore medio nazionale. Il dato sull’età media è frutto di una percentuale elevata di alunni con disabilità che permane nella scuola oltre l’eta’ prevista: l’11% degli studenti con problemi della scuola primaria ha un’eta’ superiore agli 11 anni e il 21% di quelli della scuola secondaria ha più di 14 anni. Il ritardo mentale riguarda in media il 36,3% dei ragazzi nella scuola primaria e il 42,9% di quella della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria tale problema è seguito dai disturbi per l’attenzione, da quelli del linguaggio e dai disturbi dell’apprendimento, che riguardano rispettivamente il 27,0%, 24,7% e il 20,1% degli alunni con disabilità. Nella scuola secondaria di primo grado, dopo i disturbi mentali, i problemi più frequenti sono legati ai disturbi dell’apprendimento, a quelli dell’attenzione e ai disturbi affettivi relazionali che colpiscono, rispettivamente, il 24,9%, 23,3% e 18,2% degli alunni con disabili. Nel mezzogiorno si riscontra uno svantaggio nel numero e nelle tipologie di problemi della popolazione studentesca con problemi. In queste regioni la percentuale di alunni con disabilità della scuola primaria in cui si rileva la coesistenza di almeno tre problemi raggiunge il 31,6%, quota che scende al centronord rispettivamente a 24,4% e 22,5%. Le differenze territoriali permangono anche nella scuola secondaria di primo grado: nel mezzogiorno si riscontra il 26,6% degli alunni con almeno tre problemi, mentre nelle restanti ripartizioni geografiche il dato e’ del 18,6% al centro e del 17,5% al nord. La maggioranza degli alunni ha una certificazione in base alla Legge 104 del 1992, anche se permane una quota superiore all’11% di alunni senza alcuna certificazione nella scuola primaria e del 14% nella scuola secondaria di primo grado, nonostante questa sia normativamente prevista ai fini dell’erogazione dei servizi di sostegno scolastico. La percentuale più alta di alunni con disabilità in possesso di almeno una delle certificazioni si riscontra nelle regioni del nord. La quota più elevata senza certificazione si osserva, invece, al centro con una percentuale pari al 22,7%. Analoghe differenze territoriali si riscontrano anche tra gli alunni della scuola secondaria di primo grado: il nord è la ripartizione con la percentuale maggiore di alunni con almeno una certificazione e il centro quella con la percentuale maggiore di alunni senza certificazione (26,2%).
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