A scuola... governance: assente! Enrico Maranzana ScuolaOggi 15.1.2013 Se un antivirus scandisse il sistema scolastico italiano individuerebbe il bug “confusione” e lo disinfesterebbe introducendo la scientificità del linguaggio: i concetti chiave sarebbero univocamente definiti. Si tratta di una questione sgrossata in “Competenze: poche idee ben confuse” visibile in rete, in cui si mostra come il Miur non si sia curato di elaborare il significato di questo concetto prima di collocarlo all’interno del vigente sistema di regole. Si è limitato a copiare acriticamente una direttiva del Parlamento europeo. Non si è reso conto che le esigenze comunitarie non sono funzionali alla “mission” della scuola. Non ha rilevato che una traduzione frettolosa ne ha stravolto il senso. Questo scritto utilizza la legge come fonte del significato per alcuni vocaboli; un’indagine relativa alla nuova denominazione dell’istituzione: SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE [art.2 legge 53/2003].
SISTEMA Un concetto scolpito nella cultura contemporanea a cui sono sottesi: l’interazione con l’ambiente, l’unitarietà, la finalizzazione, l’interdipendenza, la sinergia, il feed-back … L’esecuzione dell’antivirus restituirebbe una nutrita lista di infezioni per “assenza di visione sistemica” tra cui
EDUCATIVO Il sistema scolastico è finalizzato a “promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni” [art.1 TU 297/94], finalità da perseguire “elaborando e adottando gli indirizzi generali”, e deliberando i “criteri generali della programmazione educativa” [art. 10 TU 297/94] a cui fa seguito “la programmazione dell’azione educativa” e la “valutazione dell'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati” [art. 7 TU 297/94]. Il legislatore ha stabilito che l’educazione, in ambito scolastico, è il contenuto dell’attività di programmazione: prima sono da identificare e descrivere i traguardi da perseguire e le modalità del loro conseguimento, successivamente si dà sostanza alla strategia che conduce a “la piena formazione della personalità degli alunni”. La legge prescrive che i traguardi educativi siano enunciati sotto forma di obiettivi verificabili, la cui natura è esplicitata dall’art, 2 della legge 53/2003: “sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali”. Le capacità sono qualità astratte che si manifestano nei comportamenti esibiti [competenze] da chi affronta un compito. A titolo esemplificativo se ne trascrivono alcune: analizzare, applicare, argomentare/giustificare, comunicare, comprendere, decidere-scegliere, generalizzare, interpretare, memorizzare, modellare, progettare, relativizzare, riconoscere, ristrutturare, sintetizzare, sistematizzare, trasferire, valutare … Questo il campo in cui germina la “programmazione dell’azione educativa” che prende avvio dalla processualizzazione delle capacità, prosegue con la formulazione d’ipotesi operative, per concludersi e riavviarsi nel monitoraggio dei processi d’apprendimento. L’esecuzione dell’antivirus restituirebbe una nutrita lista di infezioni e di warning [avvertimenti] tra cui: per l’elusione delle norme
Per il pericolo della generalizzazione indotta dalle diciture
ISTRUZIONE “E’ promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali … attraverso conoscenze e abilità” recita l’art. 2 della legge 53/2003. Per cogliere il significato della disposizione è necessario aver desunto che sia l’apprendimento, sia la cultura si manifestano sotto forma di comportamenti, asserzione che deriva dalla collocazione delle conoscenze e delle abilità nella classe “strumenti”. Non avrebbe potuto essere diversamente: l’istruzione condivide con il sistema educativo la finalità: la promozione delle competenze, comportamenti attraverso cui le capacità si manifestano. Si tratta di una precisazione che illumina e chiarisce il senso delle raccomandazioni dei regolamenti di riordino del 2010: le competenze non possono essere insegnate, si acquisiscono con l’esercizio, con l’applicazione.
L’esecuzione dell’antivirus restituirebbe una nutrita lista di infezioni per “finalizzazione deviante” e per “parcellizzazione” tra cui:
FORMAZIONE “Sono assicurate a tutti pari opportunità di .. sviluppare le capacità e le competenze … generali e specifiche … adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea” [art. 2 legge 53/2003]. Puntuale l’indicazione dell’ambiente a cui la formazione deve rapportarsi. Denso il significato degli attributi di competenze: sottintende la progettualità che, individuata la direzione di marcia traccia il percorso risolutivo, procedendo per raffinamenti successivi. Plasmare è un sinonimo di formare. Formare è un termine relativo: si forma “per”, “verso”. Gli aggettivi a cui la formazione è associata nel testo della legge sono: professionale, iniziale, superiore, integrale, permanente, primaria, spirituale, morale …
La “mission” formativa dell’istituzione scolastica è: mettere in grado i giovani di interagire positivamente con l’ambiente con cui si rapporteranno.
L’esecuzione dell’antivirus restituirebbe una nutrita lista di infezioni per “elusione della legge” tra cui:
Stridente appare il contrasto tra l’ordinaria e generalizzata concezione di autonomia scolastica rispetto alla norma decodificata in base a quanto esposto: “L'autonomia delle istituzioni scolastiche .. si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”. |