Insufficienza in pagella

Lascia molto a desiderare l’auto-valutazione del Governo su scuola e università. Un lungo elenco che pare più un programma (o una lista di desideri) che una serie di obiettivi centrati. E in tema di finanziamento agli atenei, assoluta continuità con il precedente Governo.

Daniele Checchi La Voce.info, 8.1.2013

La scheda presentata dal Governo è in realtà una serie di desiderata. Più una piattaforma elettorale che non un’auto-valutazione seria.

SCUOLA

Sulla scuola non si dice quasi nulla: che si è fatto partire il concorso dei docenti, ma non si dice che non rimpiazza neppure i pensionamenti intervenuti nel frattempo. Il piano nazionale per l’edilizia scolastica non è partito. Il contratto degli insegnanti è rimasto bloccato. Il regolamento del Sistema nazionale di valutazione è bloccato nel suo iter parlamentare. I dirigenti vincitori ma sospesi dal Tar per via delle buste presunte trasparenti sono ancora senza destinazione.
 

UNIVERSITA

Sull’università si sono avviate le abilitazioni (comunque obbligo di legge della riforma Gelmini) e non solleviamo qui il tema di come Anvur ha gestito la vicenda, forse a causa delle pressioni ministeriali a seguire gli annunci mediatici. Nella sostanza: massima continuità del duetto Profumo-Grilli con il precedente Gelmini-Tremonti in tema di finanziamento dell’università.

Visto la campagna elettorale alle porte: come si presentano e quali sono le proposte per ridurre tale disuguaglianza? Aumentando la mobilità extraregionale degli insegnanti? Dando l’opportunità ai dirigenti scolastici di distribuire premi meritocratici fra gli insegnati migliori? Migliorando gli investimenti in infrastrutture? Obbligo di un buon Governo dovrebbe essere anche quello di omogeneizzare il più possibile la qualità dell’istruzione di base offerta ai propri cittadini senza penalizzarli perchè sono nati in regioni “sfortunate”.