Concorso a cattedra, 28 febbraio e
1° marzo di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 27.2.2013 Sono in programma i recuperi delle due giornate perse a metà mese a causa del maltempo. Le sedi di svolgimento delle prove rimangono immutate. Le uniche novità possono essere rappresentate dai candidati ricorrenti ammessi dal Tar con riserva. L’esito tra aprile e maggio? Si svolgeranno il 28 febbraio e il 1° marzo, come da tempo comunicato dal Miur, le prove scritte sospese tra le polemiche l’11 e 12 febbraio a causa del maltempo. Si tratta delle verifiche riguardanti gli aspiranti docenti afferenti la scuola dell’Infanzia e della Primaria, oltre le classi di concorso A017 (discipline Economico-Aziendali) e A033 (Tecnologia). Come indicato nell’avviso ministeriale del 12 febbraio scorso, le prove scritte “si svolgeranno nelle sedi già individuate dagli Uffici Scolastici Regionali”, secondo il seguente calendario: Giovedì 28 febbraio, mattina: Infanzia - pomeriggio: A017. Venerdì 1° marzo, mattina: Primaria - pomeriggio: A033. Al momento, non sono previsti quindi cambiamenti di sede rispetto a quelli originarie: le scuole dove si svolgeranno le prove, in pratica, sono quelle dove si sarebbero dovute svolgere tra l’11 e il 12 febbraio. Le uniche novità possono essere rappresentate dalla presenza di candidati ricorrenti, che in occasione delle preselettive di dicembre hanno conseguito tra i 30 e i 34,5 punti, a cui il tribunale amministrativo regionale ha concesso l’ammissione allo scritto con riserva a seguito di sentenze emesse nelle ultime due settimane. Subito dopo, dal 2 marzo, l’attenzione si sposterà sulla correzione delle prove. E su quanti troveranno accesso alla doppia tornata degli orali (lezione simulata e discussione finale di carattere sempre disciplinare). Spetterà alle commissioni (allestite peraltro con non poche difficoltà, in alcuni casi anche con personale privo di titoli completi ma considerato dai dirigenti scolastici comunque sufficientemente esperto della materia) valutare domanda per domanda. I criteri sono stati indicati dallo stesso Miur: sono la “pertinenza”, la “correttezza linguistica”, la “completezza” e “originalità”. Oltre che la competenza dell’argomento sulla base della disciplina. I commissari, a tal fine, potranno assegnare ad ogni quesito tra 0 e 10 punti. Per passare agli orali servirà aver accumulato almeno 28/40, per le prove con quattro quesiti, e 21/30, per quelle con tre quesiti. La logica dice che gli esiti delle prove svolte si conosceranno tra aprile e maggio. Chi ce la farà verrà convocato anche stavolta, almeno 20 giorni prima, tramite posta elettronica. |