Confindustria e sindacati ai partiti:
stop alle riforme

da Tuttoscuola, 14.2.2013

Bisogna rafforzare il legame scuola-lavoro, migliorare l’apprendistato, chiarendo il quadro normativo che ne ha impedito il vero decollo, potenziare le reti sul territorio“. Sono queste, secondo il vice presidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, che ha la delega per l’Education, le questioni su cui il prossimo governo dovrà puntare per rilanciare la crescita e l’occupazione guardando ai giovani.

“Sono state fatte tante riforme dell’istruzione in questi anni in Italia - ha detto Lo Bello -mentre negli altri paesi ne hanno fatta una sola perchè la scuola ha una grande importanza: gli strumenti ci sono e bisogna lavorare su questo per migliorare. Basta furori ideologici, serve molto pragmatismo“.

Decondo quanto riferisce l’agenzia Radiocor su questa posizione si sono dichiarati d’accordo i sindacati, che con Confindustria hanno siglato oggi un documento d’intenti su formazione e scuola: “Non sono linee guida per una nuova riforma, bisogna ottimizzare l’esistente, evitando duplicazioni, sovrapposizioni e quindi sprechi“, ha detto Serena Sorrentino della Cgil. Ancora più netto Guglielmo Loy della Uil: “No a riforme della riforma“.

Va osservato peraltro che da Fioroni in avanti tutti i ministri dell’istruzione hanno detto cose non troppo diverse…