Scuola e iscrizioni on line. Professori, studenti e Comuni si sono attivati per aiutare chi non ha un pc, o non sa navigare, a completare le procedure che scadono il 28 febbraio. "Siamo sommersi dalla carta. Quest'anno più che mai" dice a Sky.it la vicepreside di un istituto di Roma di Pamela Foti da SKY.it, 26.2.2013 "Un successo" dice il Ministero della Pubblica Istruzione. Certo, il boom di accessi al sito del Miur ha creato all'inizio qualche intoppo, ma tutto procede regolarmente e non sarà necessaria alcuna proroga. Il 28 febbraio, come annunciato dal ministro Profumo, si concluderà la nuova procedura di iscrizione per le prime classi della scuola primaria e secondaria di I e II grado che, per la prima volta, può essere fatta solo on line.
Il sistema è semplice,
spiega il Miur in un video: "si fa tutto da casa. Con un
computer, un accesso ad internet e un indirizzo di posta
elettronica”. “Siamo sommersi dalla carta. Quest'anno più che mai – spiega Laura Ruggiero, vicepreside dell'Istituto Laparelli di Roma - La scuola italiana cerca di modernizzare le proprie strutture, ma dimentica le difficoltà oggettive che pesano sui singoli istituti". La scuola nella quale insegna la vicepreside sorge in via Laparelli, a Tor Pignattara, quartiere della capitale ad alto tasso di immigrati e famiglie con difficoltà economiche. "Abbiamo aiutato i genitori a compilare le domande di iscrizione e per farlo abbiamo dovuto estendere gli orari di segreteria andando così a sovraccaricare in maniera pesante il lavoro delle scuole già allo stremo per effetto dei tagli. Abbiamo quindi dovuto acquisire in forma cartacea le domande di iscrizione e poi trasferirle sul web". Insomma, aggiunge la vicepreside, come spesso accade in Italia "abbiamo dato sfoggio di essere maestri nell'arte di arrangiarci".
L’iniziativa dell’istituto Laparelli è solo una delle tante attivate
in questi giorni. Si è mobilitato anche il
Comune di Milano attraverso il sistema delle biblioteche rionali.
Fino al 28 febbraio, i genitori sprovvisti di accesso alla rete o
con poca dimestichezza con il web possono ricevere il supporto
necessario a completare le procedure di iscrizione dei figli al
prossimo anno scolastico. “Si tratta di un’iniziativa a costo zero –
spiega l’ufficio stampa – Ad assistere le famiglie davanti ai
computer ci sono infatti alcuni volontari che la Direzione del
Settore Biblioteche ha individuato attraverso l’Albo comunale del
volontariato”. La risposta del Miur è stata immediata. Attraverso una nota ha ribadito che il diritto allo studio è garantito, come sancisce l’articolo 38 del Testo Unico sull'immigrazione. Ma ha demandato ogni responsabilità agli istituti: "E' cura delle scuole provvedere all'iscrizione on line degli studenti stranieri, ancora non in regola con il permesso di soggiorno”. Che, a loro volta, hanno presentato la domanda in forma cartacea. |