Pensioni scuola quota 96,
Tfa Speciali, ordinari, concorsi:
rischio dimenticatoio dopo elezioni 2013

Quota 95, esodati, Tfa speciali: soluzioni dopo elezioni forse rimandate 

Marina Quartaro Business on line, 27.2.2013

Qualche settimana fa era stato stabilito che sarebbe stato il nuovo governo, all’indomani dei risultati delle elezioni 2013, a definire lo svolgimento dei cosiddetti Tfa speciali. Ma ora tutto rischia di bloccarsi, con immensa insoddisfazione da parte di tutti i docenti.

Il Ministero valutava l’ipotesi di attivare i Tfa speciali contestualmente ai Tfa ordinari dell’a.a. 2012/13. Il corso di Tirocinio formativo attivo tuttora in svolgimento è, infatti, relativo all’a.a. 2011/12, nonostante si stia svolgendo nell’a.a. 2012/13, dunque il prossimo corso occuperà l’a.a. 2012/13.

Secondo Flc Cgil, l’ipotesi allo studio è che i Tfa speciali possano essere attivati contestualmente ai Tfa ordinari 2012/2013, previsti a breve, per tutti gli insegnamenti compresi quelli afferenti all’Afam. Ma non si sa ancora nulla circa i tempi.

Nulla si sa poi dei prossimi concorsi per la scuola, di cui aveva parlato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo. E c’è poi la questione dei pensionandi della scuola appartenenti alla cosiddetta Quota 96. I pensionandi della scuola della cosiddetta quota 96 che potrebbero avere ancora una possibilità anche se per sapere come andrà a finire bisognerà attendere fino al 21 marzo, giorno in cui sarà presa una decisione definitiva da parte della Corte dei Conti interpellata dal Consiglio di Stato.

I docenti che hanno raggiunto i requisiti di pensionamento ma sono rimasti al lavoro potrebbero, dunque, uscire in base alle vecchie regole raggiungendo Quota 96, somma tra età anagrafica e contributiva partendo da un minimo di 60 anni di età e 35 di contribuzione; o uomini e donne che al 3 dicembre 2011 avevano raggiunto 40 anni di contribuzione a prescindere dall’età anagrafica; il personale della scuola che raggiunge i requisiti con la normativa prevista dalla Legge Fornero e uomini e donne, che raggiungono l’età anagrafica di anni 66 e mesi 3 entro il 31 agosto 2013, saranno collocate in pensione d’ufficio per vecchiaia.

Ma sembra che tutte queste questioni che, insieme a quella degli esodati, aspettavano di trovare soluzione una volta conosciuti i risultati delle elezioni, saranno rimandate ancora, considerando l’esito delle politiche in Italia.