Diritto allo studio: proteste,
ma per Profumo le borse aumentano

da Tuttoscuola, 6.2.2013

Proteste degli studenti universitari in tutta Italia in difesa del diritto allo studio. In discussione è il provvedimento che a loro dire modificherebbe i criteri di reddito e di merito per accedere ai benefici del diritto allo studio, cioè il dlgs 68 del 29 marzo 2012 in tema di 'Revisione della normativa in materia di diritto allo studio', decreto che peraltro tornerà domani sul tavolo della conferenza Stato-Regioni.

Non sembrano tranquillizzare gli animi le dichiarazioni del ministro Profumo, che da Bruxelles ha parlato di ''cattiva interpretazione'' delle nuove norme, annunciando un aumento del 20% del totale delle borse di studio.

''Probabilmente c'è stata una cattiva interpretazione'' delle nuove norme che regoleranno l'assegnazione delle borse di studio universitarie, ha spiegato il titolare di viale Trastevere a margine di un incontro con la commissaria Ue all'Agenda digitale Neelie Kroes, perchè queste non solo non diminuiranno ma ''il loro numero passerà da 115 mila a 140 mila, con un incremento di circa il 20%''. Il ministro ha dato la sua "massima disponibilità a chiarire i dettagli con gli studenti''.

Non solo: per ogni studente fuori sede le singole borse di studio verranno aumentare da 4.900 a 5.550 euro, ha detto ancora il ministro, che ha annunciato un incremaento del 20%, a 440 milioni, delle risorse per il 2013, costituite da 150 milioni dello Stato, 60 delle Regioni e 220 dalla tassa per il diritto allo studio.

Basteranno queste assicurazioni del ministro a tranquillizzare gli studenti?