Il Pd: basta tagli,
tornare alla qualità

da Tuttoscuola, 7.2.2013

“Il governo Berlusconi ha sempre raccontato favole, come con le tre I della Moratti (inglese, internet, impresa), ma nei fatti avveniva il più grande licenziamento di massa: 8 miliardi di tagli, e 132.000 posti in meno. Anche la qualità è calata e con Monti anche il ministro Profumo sembrava voler far meglio ma in realtà ha seguito la tabella di marcia dei tagli all’istruzione dettata da Tremonti”. Il Pd presenta il suo programma per la scuola all’insegna del “basta tagli, è’ ora di tornare alla qualità.

L’obiettivo del Pd è “dimezzare il tasso di dispersione scolastica e “raddoppiare il numero di laureati, poiché le ricerche internazionali dimostrano che più istruzione significa più sviluppo”. Nella scuola primaria “vogliamo rimettere in vetrina i gioielli di famiglia del sistema scolastico italiano: tempo pieno e modulo a 30 ore con le compresenze, mentre per la scuola media, punto critico per l’abbandono scolastico, dobbiamo reclutare una leva di insegnanti specializzati per preadolescenza e adolescenza, e allungare il ‘tempo scuola”‘.

Come annunciato ieri da Pier Luigi Bersani, il Pd punta a mettere in moto l’economica con un programma di edilizia scolastica “allentando il patto di stabilità interno degli Enti Locali che investono per ristrutturare o edificare nuove scuole, rifinanziando la nostra legge 23 e offrendo ai cittadini la possibilità di destinare l’8 x mille all’edilizia scolastica”.

Scuole più sicure ma anche scuole più moderne “per i ragazzi dell’era digitale: è urgente – sostiene il Pd – garantire l’accesso a Internet nelle classi (e non solo nelle segreterie!) e dotare insegnanti (adeguatamente formati) e alunni del materiale tecnologico anche in comodato gratuito, nonché sviluppare le Risorse educative aperte (OER-Open educational resources)”.