Interviste sulla scuola.
Un giallo in RAI e Berlusconi fa bis

di Aristarco Ammazzacaffè ScuolaOggi 20.2.2013

Giallo in RAI. Le interviste elettorali ai candidati premier sulla scuola, registrate due settimane fa (e in attesa di essere trasmesse), non si trovano più. Ce ne sono solo due. Una, la prima intervista (a Berlusconi), che è stata già pubblicata su questo sito alcuni giorni fa; la seconda, titolata Berlusconi2, della cui esistenza si sapeva, ma che non faceva parte della serie di interviste da mandare in onda adesso.

In verità questa seconda intervista è stata registrata a parte perché lo statista di Arcore - questa almeno la versione ufficiale - aveva insistito che ci fosse un seguito alla sua prima. Ovviamente l’équipe RAI ha risposte picche. Ma il Nostro ha insistito, si è impuntato, ha telefonato e ha ottenuto. Al responsabile dell’équipe televisiva il direttore generale in persona ha comunicato di procedere. La direzione si sarebbe riservata di decidere in seconda battuta. E probabilmente anche in terza. Tutti hanno alzato le spalle e la registrazione è cominciata. Così la leggenda.

Nell’attesa di recuperare le interviste degli altri candidati presidenti, pubblichiamo comunque l’intervista 2 a Silvio Berlusconi, lo Statista (di Arcore).

– Le ragioni di questo supplemento di intervista sono diverse. La più importante – ricomincia – è che ho delle cose importanti da dire agli Italiani che andranno a votare il 24-25 febbraio. La prima è che per la scuola ripartiamo da zero. Cioè dalla Gelmimi. O anche da Gasparri, volendo. Sicuramente ce n’è altri. Ma loro sono addirittura certificati. Che ne dite? Non è una trovata?

– Ma qualche elemento importante del vostro programma? – chiede l’intervistatore.

– Sono qui apposta. Ricorderà che il nostro slogan, cinque anni fa era quello delle Tre I, che adesso non ricordo più quali erano, un momento di amnesia. Non è che le Tre I erano Tre E? D’altra parte sono passati cinque anni. Comunque, per la prossima legislatura cambia tutto. Lo slogan sarà, udite, udite: “Meno scuola – e più calcetto – per tutti”. E con chi? – chiederete -. Ovvio, “con Barutelli”. Un’autentica trovata! Non dicono tutti che a scuola ci si annoia? Se proprio bisogna andarci, che ci si vada il meno possibile. Bisognerà solo convincere il Vaticano che teme per gli insegnanti di religione che perderebbero il posto. Ma col Vaticano ci si aggiusta sempre. Con i risparmi che si realizzano potremo costruire tanti campi di calcio vicino alle scuole. Il problema è la clonazione di Balutelli. Ma ci sta pensando Giovanardi, il nostro intellettuale di punta, assieme alla Santanchè. L’ho detto anche a Bondi, ma lui è contrario alla clonazione.

– Ma si rende conto della proposta che fa? Non teme che meno istruzione e meno cultura possano tradursi in livelli più bassi di democrazia e cittadinanza?

– Eccoli qua i saputelli della sinistra che la nostra RAI alleva in seno come serpi. Io, comunque, continuo a vedere male il tuo posto in RAI. E scòrdati anche la Mondadori. Mia figlia Marina non ti assumerebbe mai. Ma, a parte questo, che non è una minaccia, ma solo un avvertimento, come si usa tra di noi, quello che non hai capito è che io ho in mente una scuola per le intelligenze più sveglie ed evolute. Pochi, ma buoni. Gli altri, dopo la Media (se vogliono; un po’ di libertà, per Giove), che comincino a scegliersi un mestiere! Comunque io voglio bene al mio popolo che mi adora e mi vota, nonostante gli errori madornali dell’Europa e i bastoni tra le ruote della vostra bella Costituzione.

– Vostra? Si rende conto di quello che dice?

- Ormai è certo. Per lei, niente Mediaset, niente Mondadori, niente RAI. Comunque, come anticipavo, non è l’unica promessa sorprendente per la prossima legislatura. Ascolti questa, sempre sulla scuola, che dà la misura sia del mio amore per i giovani e le giovani, sia del fatto che sono un vero progressista io. Più di Marx, di Lenin e di Mao Tse-tung. Mi sta ascoltando? Sta registrando bene? Eccola: “Vacanze gratis a tutti i ragazzi promossi e alle loro famiglie. Per i bocciati, però, niente. Voglio mandare un messaggio forte. Io ci tengo all’etica, o quel che l’è. Non vi sembra una novità assoluta e strabiliante? Tutti vorranno appropriarsene. Questa poi piacerebbe anche a Ingroia. A proposito: “Ingroia, se mi senti. Mi raccomando, resisti. Non desistere. Altrimenti vince Bersani. È questo che vuoi? Mi sei sempre stato simpatico, lo sai. Non deludermi adesso.” Scusate. Si diceva?

– Ma con che soldi vorrà realizzare questi provvedimenti, visto che siamo già così tanto in difficoltà? – insiste l’intervistatore

– Lei è ovviamente ignorante anche di economia. Volevo metterle a disposizione un’olgettina. Ma se l’è giocata con questa battuta. Al massimo posso inviarle un libro dell’amico Putin sui misfatti del comunismo. Comunque ci sono sorprese strabilianti anche per i presidi.

– ah sì? E quali?

– un po’ alla volta. Ci sto pensando con la mia fidanzata. A proposito: ho già parlato dei sondaggi che mi danno in vantaggio di tre punti, destinato a crescere dopo il voto! Non mettiamoci limiti. E allora? Che ne dici di un’olgettina? Si può fare anche per l’otto di marzo, se ti intriga di più. Non fare il bolscevico.