Iscrizioni a scuola: la chimera dell’inglese
e l’italiano trascurato

di Sara D'Ascenzo Il Corriere del Veneto, 6.3.2012

VENEZIA – Sempre più spesso mi vergogno di come so l’inglese. Forse l’ho studiato poco a scuola? Otto anni (tre di medie e cinque di superiori), non sono nemmeno così pochi, eppure quando apro bocca nell’idioma della Regina riesco a farlo per brevi tratti, ricorrendo principalmente ai gesti, ed esprimendo il mio disagio sempre con la solita frase: “What a pity!”, (che peccato!”), imparata in prima media.

Quanto conta l’inglese imparato a scuola?

Secondo me molto poco, se poi uno non si fa una bella immersione all’estero di qualche mese…

Ma in questi giorni di preiscrizione alla scuola primaria per mia figlia me lo sono chiesto con insistenza, perché il confronto con le altre mamme ha fatto emergere la mania (delle altre) di iscrivere i figli in scuole (non pubbliche) dove, ovviamente, l’inglese è la materia principe.

“Perché non hai iscritto tua figlia al xxx? C’è una sperimentazione con nove ore di inglese”. Oppure: “Io mando i miei alla scuola inglese: fanno tutte le lezioni in inglese con insegnanti madrelingua e solo nove ore in italiano”.


Già, perché non iscrivo mia figlia in una scuola privata dove l’inglese è il reginetto del corso di studi?

Perché non la mando in una scuola dove la retta costa come una badante e dove l’italiano è relegato a nove ore alla settimana?

Il concetto di fondo è che l’inglese è talmente importante e lo sarà sempre di più, che se anche i bambini crescono conoscendo meglio i Tudor che i Savoia non mi devo preoccupare, che tutto sommato anche sapere un po’ meno di italiano ma un po’ più di inglese li aiuterà nella vita lavorativa… Stiamo parlando delle elementari! Quando l’inglese servirà loro davvero si saranno già dimenticati tutto e in più, magari, non avranno fatto in tempo a imparare i verbi italiani o il congiuntivo. E’ così povera la nostra cultura che dobbiamo abdicare da subito, dalle elementari, alle nostre tradizioni? E ancora: qual è lo scopo delle elementari? Imparare una lingua che serve per il lavoro o imparare a stare seduti, a leggere e scrivere e a entrare in relazione con i compagni?

Se mi guardo indietro, il periodo delle elementari è stato uno dei più belli.

E non facevo nemmeno un’ora d’inglese…