Valutazione APEF, 21.2.2013 Tra i provvedimenti in bilico in questa fine legislatura, il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione ha ottenuto il parere favorevole dalla VII Commissione del Senato, favorevoli PdL e Lega e con il parere contrario del Partito democratico, ed è tornato al Governo che dovrà decidere se attendere ormai l’improbabile parere della Camera, oppure rinviarlo alla decisione del prossimo esecutivo.
Da un rapido confronto tra il vecchio schema di
Regolamento e quello nuovo, non emergono modifiche, solo due
integrazioni all’art. 2 punto 6 e all’art. 6 punto 2 sull’uso delle
risorse disponibili riguardanti le attività di rilevazione e i
compensi per gli esperti impiegati nelle medesime attività.
- La valutazione non deve indirizzarsi solo
alle scuole in difficoltà, ma deve rivolgersi a tutte le
istituzioni, comprese quelle di eccellenza; - Si manifesta preoccupazione per il ruolo delle scuole nel processo di valutazione, che vanno messe nelle condizioni di essere protagoniste del processo di progressivo miglioramento della qualità del servizio nel rispetto del principio di sussidiarietà e in relazione al necessario rapporto con le istituzioni del territorio. A questo fine, occorre assicurare uno spazio idoneo all’autovalutazione delle istituzioni scolastiche; - Si invita a dare il giusto peso anche ai nuclei di valutazione interna, in relazione dialettica positiva con quelli esterni attraverso il coinvolgimento dei soggetti interessati (stakeholders), come indicato anche dall’Unione europea; - Infine si auspica che l’attività di valutazione si rapporti in maniera proficua anche con le rilevazioni esterne, come ad esempio, le indagini OCSE-PISA, PIRLS e TIMMS. Tuttavia siamo convinti che sia necessaria un’approvazione in tempi rapidi del Regolamento per:
Riteniamo che questo regolamento possa esser comunque la base per trattare in modo approfondito tutte le criticità che si potranno verificare e apportare in futuro gli opportuni miglioramenti.
Non è certo ignorando ogni volta ciò che è
già stato fatto e ogni volta ricominciare, che si può migliorare
la scuola in tempi rapidi, ma solo analizzando i risultati ed
orientando l’attenzione verso le problematiche più specifiche,
superando i condizionamenti e i preconcetti che da più parti ancora
si sollevano riguardo la valutazione. |