Profumo: la politica non sa aspettare

da Tuttoscuola, 3.2.2013

“La mia esperienza al governo è stata molto positiva. Ora sono in aspettativa obbligatoria dal Politecnico di Torino e al termine di questo mio mandato tornerò a fare il professore”.

Così il ministro Francesco Profumo ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di un suo possibile nuovo impegno in politica. Impegno che egli in pratica esclude: “Ho potuto dare un contributo in termini di gestione di alto livello”, ha detto. “Mi ero proposto non di fare riforme, di cui c’è stato un eccesso in questi anni, ma di far funzionare meglio, oliare il sistema ed è quello che ho cercato di fare sulla scuola, l’università e la ricerca. Ma io resto un professore che ha dedicato volentieri una parte del suo tempo al mio Paese che mi ha dato molto”.

Ma la ragione della rinuncia di Profumo a proseguire nell’impegno politico non è dovuta solo a una scelta personale di vita: parlando della campagna elettorale in corso il ministro ha detto che la ricerca scientifica non è al centro del dibattito perché “la politica non è capace di aspettare e in questo campo non si possono avere risultati immediati”.

E invece, insiste il ministro, “bisogna saper aspettare perché la ricerca è anche la possibilità che ci sia un risultato non positivo ma questo fa parte del sistema ricerca che ha bisogno di tempo e invece la politica vuole risultati sull'immediato”.

Quello di Profumo ha tutta l’aria di essere un monito severo rivolto ai politici perché, avverte, “l’Italia deve ricominciare a parlare in modo serio di questi temi che sono fondamentali per avere un Paese migliore”.