La crisi accentua
la dispersione scolastica?

da Tuttoscuola, 1.2.2013

Secondo uno studio condotto dall’Adiconsum, l’abbandono scolastico - vera e propria piaga sociale – “la riduzione del potere re d'acquisto da parte delle famiglie comporta spesso un'aggravante sul fenomeno”.

“Il disagio scolastico è frutto di una combinazione di cause che vanno dalla cultura familiare, alla società, alla distanza tra i giovani e la scuola. La vera innovazione - affermano gli autori della ricerca - deve partire dai docenti che dovrebbero "recuperare la funzione di ricercatori in termini di pedagogia e metodologia didattica" ma e' "l'Istituzione Scuola che deve fornire al corpo insegnante i supporti di formazione”.

Sempre secondo lo studio, i ragazzi ricevono scarso aiuto da parte degli insegnanti delle medie nell'orientamento e nell'indicazione di una prospettiva futura, ma d'altra parte il ruolo pedagogico dell'insegnante non può essere frutto di un percorso auto formativo dei docenti.

Occorre quindi "avere il coraggio di provare a cambiare davvero il modo di fare scuola" mentre a fronte dei problemi economici delle famiglie una risposta "seppur parziale" può attuarsi "attraverso strumenti di previdenza privata". In conclusione lo studio indica come "necessità improcrastinabile" la ricerca di "strumenti di mutualità che siano di supporto nel sostenere i costi sempre più alti dei percorsi scolastici".