Tfa speciali: “Dum Romae consulitur,
Saguntum expugnatur”

di A.G. La Tecnica della Scuola, 1.2.2013

Dopo la “sofferta” calendarizzazione fissata per mercoledì dalla VII Commissione Cultura per l’esame dei cosiddetti Tfa speciali migliaia di docenti precari attendono con ansia che il previsto parere sia rilasciato in tempo utile al fine di consentire il contestuale svolgimento dei Tfa sia ordinari sia speciali.

L’iter, come abbiamo più volte sottolineato, ha richiesto un tempo biblico ed è giunto alle Commissioni (dopo 14 giorni dall’ultimo parere reso dal Consiglio di Stato il 16 gennaio) in piena campagna elettorale e a Camere sciolte.

Oggi, tutti sembrano rilevare l’eccessivo ritardo con il quale il provvedimento è giunto alle Commissioni dimenticando che solo ed unicamente Futuro e Libertà. attraverso interrogazioni, interpellanze, comunicati stampa, incontri col ministro Profumo, ne aveva fortemente sollecitato l’urgenza ravvisando un inspiegabile ritardo nel rilascio dei pareri.

Alquanto strana appare poi la dichiarazione rilasciata da alcuni esponenti di partito, secondo i quali sarebbe stato preferibile “trovarsi nelle condizioni di poter avere più tempo, per apportare le dovute modifiche ad una bozza che presenta mille criticità”.

Inutile dire che la bozza era conosciuta da tutti (bastava fare una piccola ricerca in rete e sarebbe saltata agli occhi), in quanto alle “criticità”, basta rileggersi i numerosi interventi degli on. Granata, Muro e Di Biagio, ma anche di Zazzera e Pittoni, per rendersi conto delle palesi ingiustizie e contraddizioni che la proposta presentava.

Non è mia intenzione né fare la lista né presentare il conto della lavandaia ma è documentabile l’impegno e la posizione di FLI in questi 11 mesi di… travaglio (13 marzo 2012: ODG di futuro e libertà depositato nell’ambito del Decreto Semplificazioni che ha aperto la strada alla possibilità di un percorso abilitante speciale a cui seguono una infinità di interrogazioni ed interpellanze).

Sembra, inoltre, che in questi ultimi giorni stia passando una sorta di parola d’ordine tra alcune forze politiche secondo le quali “il parere della Camera è consultivo e non vincolante” e che “Profumo indipendentemente dalle indicazioni potrà scegliere arbitrariamente”.

Che i pareri siano quasi tutti “non vincolanti” è un dato di fatto e ben conosciuto, ma - come direbbe il buon Lubrano - una domanda sorge spontanea “se i pareri non sono vincolanti e il Ministro può farne a meno” viene da chiedersi perché mai sono trascorsi 8 mesi?

Di tanti pareri forse potevamo davvero farne a meno (cfr. http://www.tecnicadella scuola.it/index.php?id=42461&action=view) e il provvedimento sarebbe arrivato alle Commissioni ben prima dello scioglimento delle Camere.

Strano che solo adesso si voglia “più tempo per riflettere”, ancor più strano che nessuna di queste forze politiche abbia fatto rilevare al ministro Profumo l’assurdità di questo iter lungo e farraginoso come invece hanno fatto i deputati di Futuro e Libertà Granata, Muro e Di Biagio.

Noi riteniamo che sia arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità e non si decida di non decidere affatto adducendo motivazioni pretestuose che non convincono nessuno e che, tra l’altro, lasciano sconcertati migliaia di docenti che la stessa bozza definisce “già in possesso di competenze disciplinari che la prova d’accesso è volta ad accertare”.

Si abbia, inoltre, il coraggio di intervenire sul provvedimento rimuovendo paletti e barriere che ne limiterebbero la portata e l’efficacia.

Noi siamo decisi a portare avanti la battaglia come sempre abbiamo fatto nel rispetto delle regole e degli strumenti parlamentari a loro disposizione.


Giorgio Mottola
Responsabile nazionale settore scuola Futuro e Libertà.