Carrozza: "Velocizzare tempi
di utilizzazioni e immissioni in ruolo"

di Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 30.12.2013

Lo dichiara nel corso di una intervista ai "Cuccioli" delle Iene. E parla anche del valore della continuità didattica che spesso però non viene rispettata.


Il ministro Carrozza, in una simpatica intervista rilasciata ai Cuccioli di Iena e pubblicata sul Fatto Quotidiano on line, ammette alcune lacune del sistema delle assegnazioni provvisorie, utilizzazioni e immissioni in ruolo, dei docenti alle scuole ed in particolare, per la delicatezza del ruolo che ricoprono, di quelli di sostegno.

Il ministro Carrozza ha ammesso i problemi di tali nomine, che a volte arrivano addirittura ad anno scolastico avviato, ed è consapevole del fatto che alcuni studenti diversamente abili hanno difficoltà ad avere il sostegno di un docente assegnato alla loro classe, ma ha anche assicurato la sua piena volontà nel cercare di migliorare questo sistema di assegnazioni. Il ministro ha anche ricordato che il tema di velocizzare i tempi di utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e immissioni in ruolo, è stato trattato nella riunione con i direttori degli uffici scolastici regionali che è stata trasmessa in streaming.

Il ministro Carrozza sottolinea l’importanza del coinvolgimento dei direttori generali degli USR, in quanto loro sono i principali responsabili per quanto attiene la partita delle immissioni in ruolo. È importante garantire in tempo utile, già nel mese di luglio, dichiara ai microfoni dei cuccioli di Iene il ministro Maria Chiara Carrozza, le immissioni in ruolo, principalmente per i docenti di sostegno.

Il ministro rivendica con orgoglio politico i 27 mila insegnanti in più nell’organico di diritto dei posti di sostegno per i prossimi 3 anni. Questi nuovi posti consentiranno di fare fronte a tutte le esigenze degli studenti più bisognosi. Nell’intervista il ministro Carrozza sostiene che la continuità nella didattica è un grandissimo valore e lo è a maggior ragione per gli insegnati di sostegno. Il problema della continuità didattica è uno dei problemi della scuola italiana che va affrontato in modo costruttivo per stabilire un giusto rapporto fra i genitori, gli studenti e i docenti. Inoltre il responsabile del Miur dichiara che è necessario dotare le scuole di risorse per affrontare il tema della continuità didattica. Queste dichiarazioni del ministro Carrozza sembrerebbero rappresentare il prodromo dell’avvio dell’organico funzionale, che, tra le altre cose, è già previsto dall’art.50 sull’autonomia delle scuole della legge 5/2012.

Le parole del ministro sul grande valore della continuità didattica lasciano presagire per i prossimi contratti sulla mobilità, l’istituzione dei punteggi aggiuntivi tipo il bonus aggiuntivo di 10 punti sulla continuità vigente nel contratto di mobilità per coloro che, per un triennio dall’anno scolastico 2000/2001 fino all’anno 2007/2008, non avevano richiesto trasferimento, in modo da allettare i docenti a non fare troppo spesso domanda di trasferimento. Una domanda che nasce spontanea da fare al ministro è la seguente: “Se la continuità didattica è un grande valore per unire scuola, studenti e famiglia, perché si lascia ai dirigenti scolastici la prerogativa usata ed abusata, di assegnare i docenti alle classi senza tenere conto della continuità didattica?”. Spesso capita che docenti amatissimi dai propri studenti, per motivi non sempre resi trasparenti dal dirigente scolastico, non vengono riconfermati, secondo il principio della continuità didattica, nelle classi dell’anno precedente. Come si può risolvere questo che è ormai un problema diffuso in moltissime scuole? Attendiamo di capire quali saranno i cambiamenti a tal proposito e vedremo se realmente si velocizzerà tutto il processo della mobilità, che in questi ultimi anni sta avvenendo nel mese di agosto- settembre e senza una vera certezza normativa.