Specializzazione sostegno:
con decreto cautelare il TAR permette accesso a
i test anche ai diplomati magistrale entro a.s. 2001/02

 Orizzonte scuola, 22.12.2013

red - Francesca Bertolini comunica che il TAR ha accolto i primi decreti cautelari relativi ai ricorsi presentati dal sindacato La Voce dei Giusti e patrocinati dallo studio legale Avv. Michele Bonetti & Partners.

Il ricorso è stato presentato contro l’esclusione dei docenti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 dalla partecipazione alle prove di accesso per il corso di sostegno agli alunni con disabilità.

Il Ministero aveva in un primo tempo richiesto ai sindacati un parere in merito alla possibilità di considerare valido il diploma per l’acceso alle prove, ma poi il 6 dicembre 2013 ha pubblicato una nota nella quale esprime parere contrario “come disposto dall’art. 13 del D.M. 10 settembre 2010 n. 249, ai corsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni diversamente abili possono accedere elusivamente gli insegnanti in possesso dell’abilitazione valida per l’immissioni in ruolo”

La nota ha suscitato immediatamenete la reazione da parte di alcuni docenti che fanno affidamento alla giustizia amministrativa. “ La vicenda concerne – ricorda il Presidente dell’Associazione La Voce dei Giusti - il caso dei docenti precari di terza fascia,
ingiustamente ritenuti non abilitati e qualificati, pur se talvolta in possesso di un Diploma Magistrale, il cui valore è stato pienamente riconosciuto dal Parlamento Europeo o di esperienza pluriennale lavorativa nella scuola anche specificatamente nel sostegno, a cui è negato l’accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno stesso.”

Ciò avviene anche quando vi sono meno domande rispetto ai posti disponibili in quanto il decreto ministeriale, poi ripreso dai bandi di tutti gli Atenei, impedisce l’accesso alle prove ai soggetti privi di abilitazione.

“E’ un cane che si morde la coda” riferiscono i legali della Voce dei Giusti, gli Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia, “in tal modo il Ministero impedisce a lavoratori della scuola di provare ad uscire dalla loro condizione di precariato. Ciò avviene nonostante anni ed anni di onorato servizio nella scuola pubblica italiana, a volte proprio per il sostegno”

Il decreto cautelare riguarda naturalmente solo i docenti che hanno presentato il ricorso e sono inclusi nel provvedimento.