DIRITTO DI CRONACA Scuole a pezzi Ogni giorno cade un pezzo di intonaco, un cornicione, si rompe un rubinetto, un infisso, una caldaia, un pezzo di muro. Una strage silenziosa si sta consumando nelle scuole italiane. Ecco il primo episodio di un reportage a puntate sullo stato in cui versano gli istituti scolastici del nostro Paese. Flavia Amabile La Stampa, 5.12.2013
Una strage silenziosa si sta consumando nelle scuole italiane. Ogni giorno cade un pezzo di intonaco, un cornicione, si rompe un rubinetto, un infisso, una caldaia, un pezzo di muro. E non è detto che verranno riaggiustati. Ad ogni pioggia centinaia di scuole si allagano, nelle classi e nei corridoi hanno imparato ad avere secchi e stracci sempre a portata di mano. Possiamo dire che è in atto uno “scuolicidio” e che i ragazzi rischiano ogni giorno? E’ questa la realtà delle scuole italiane, dove ormai quelle che non hanno problemi sono un’eccezione. La normalità è l’altra, quella che vi mostreremo nelle prossime settimane negli istituti che hanno accettato che qualcuno entrasse a riprendere le loro difficoltà. Amianto, aule inagibili, soffitti che fanno acqua, materiale non a norma: l’elenco di quello che si vede è lungo e, purtroppo, per nulla rassicurante. Il governo Letta ha di sicuro il merito di aver fin dall’inizio indicato l’edilizia scolastica come un problema urgente da risolvere e di aver stanziato anche dei fondi, ma è nulla rispetto a quanto sarebbe necessario come sanno bene i dirigenti scolastici, i professori e pure il Miur che a quasi vent’anni dalla legge che ne prevede la nascita ancora non è stato in grado di istituire l’Anagrafe scolastica, e quindi non conosce nemmeno la dimensione effettiva dei problemi delle scuole italiane né la loro distribuzione.
La prima puntata è nell’istituto comprensivo via Marelli di Roma, Se non riesci a visualizzare il video clicca qui: http://bit.ly/1bgwexj |