Toccafondi: dopo i 500 milioni di euro alle paritarie, risolvere i nodi Imu e Tares

di P.A. La Tecnica della Scuola 21.12.2013

Il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, in una intervista a Tempi, dice che a minacciare l’esistenza delle scuole paritarie, dopo l’opportuno finanziamento di 500milioni, restano due robusti nodi: Imu e Tares. Ma deve scioglierli il governo


500milioni di euro sia per questo e sia anche per l’anno venturo, grazie allo sblocco di 82 milioni, mentre, per il 2014, la Legge di stabilità prevede il reintegro di 220 milioni di euro che si vanno a sommare ai 274 milioni già previsti. “Il governo”, spiega Toccafondi a Tempi, “ha voluto dare garanzie economiche a queste scuole e ha voluto darle soprattutto agli oltre 1 milione di studenti che frequentano le 13 mila e cinquecento scuole paritarie d’Italia e alle loro famiglie”.

“Sulla buona strada”, dice Toccafondi, per risolvere la “minaccia alla sopravvivenza delle scuole paritarie” costituita da Imu e Tares. “Il vero tema è riuscire a far comprendere che, così come sarebbe assurdo far pagare l’Imu alle scuole statali, lo è altrettanto farla pagare a quelle paritarie, che non sono affatto scuole “di élite” o in alcun modo esclusive, ma sono scuole normalissime, gestite da enti no profit e senza scopo di lucro, la cui unica ragione d’esistere è l’educazione degli studenti. Scuole che, pertanto, al pari di quelle statali, svolgono un servizio pubblico e aiutano tanto le famiglie quanto lo Stato a risparmiare. Ma che, se dovessero trovarsi a dover pagare un Imu da 30 mila euro l’anno, non potrebbero che chiudere”.

Diverso il discorso, dice il sottosegretario, della Tares: “esso è vincolato a regolamenti che stabiliscono le amministrazioni comunali. In questo senso, se dovesse esserci bisogno di ulteriori chiarimenti, ci si dovrebbe rivolgere al ministero dell’Economia”.