Sempre meno iscritti alle
superiori, di Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 19.12.2013 A sostenerlo è l'Istat, attraverso l'Annuario 2013: nell’a.s. 2011/12 si sono persi 7.800 allievi. Ma non è una novità: la tendenza negativa è al quarto anno consecutivo. In compenso la scolarizzazione è passata in 12 mesi dal 90% al 93%. Ma la Commissione europea ricorda che nello stesso periodo l’Italia è stata tra le peggiori cinque d’Europa (su 28) per abbandoni: lasciano i banchi troppo presto il 17,6% di alunni contro la media Ue del 12,7%.
L’Istat ha anche rilevato che il tasso di scolarità si attesta ormai da qualche anno intorno al cento per cento per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado, mentre presenta una ripresa - dal 90% del 2010/2011 al 93% - quello della scuola secondaria di secondo grado. Considerando tutti gli ordini scolastici, l’aumento della scolarizzazione ha prodotto, nel corso degli anni, un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione italiana: la quota di persone con qualifica o diploma di scuola secondaria superiore raggiunge il 34,9% (34,5% nel 2010/2011), mentre sale all'11,8% la quota di chi possiede un titolo di studio universitario (11,2% nel 2010/2011).
Tuttavia, c’è
poco da gioire: secondo la Commissione europea, nel 2012 in Italia
il tasso di abbandono scolastico ha continuato a rimanere alto:
rispetto alla media dei 28 Paesi dell’Ue, scesa al 12,7%, e
all’obiettivo del raggiungimento del 10% entro il 2020, ci sono
ancora cinque Paesi ancora molto lontani dalla meta. Tra questi
figura l’Italia, oggi al 17,6%, che per numero di 18-24enni che
hanno lasciato gli studi prima del tempo è riuscita a fare peggio
anche della Romania, che è al 17,4%. “L’allontanamento dall’Europa in merito alla dispersione scolastica – ha commentato Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – non è un dato casuale. Ma è legato a doppio filo ai tagli a risorse e organici della scuola attuati negli ultimi anni”. Tornando ai dati Istat, per quanto riguarda gli esami di terza media, l’istituto nazionale di statistica ha rilevato che sono superati dalla quasi totalità degli studenti (99,5%). Però, solo il 6% supera l'esame con il voto più alto, mentre il 58,2% consegue il titolo con un voto uguale o inferiore al 'sette'. A proposito del numero di alunni respinti, invece, l’Istat ha calcolato che quelli che ripetono l'anno nelle scuole secondarie di secondo grado sono il 6,3% degli iscritti (7,9% maschi e 4,5% femmine): le ripetenze scolastiche sono maggiori nel passaggio dal primo al secondo anno. Infatti, in questo periodo formativo superiore la percentuale di alunni respinti sale al 17,5%. Una percentuale che attraverso delle attività di orientamento più incisive si potrebbe sicuramente ridurre. |