Il nuovo liceo sportivo:
uno scientifico con economia dello sport
al posto del latino
Non basta essere bravi atleti, bisogna studiare
le discipline specifiche dell’indirizzo anche dal punto di vista del
diritto
di Mariolina
Iossa, Il Corriere della Sera
8.12.2013
Se ne parla da tempo, doveva partire già a settembre ma è stato poi
rinviato di un altro anno. E adesso ci siamo: il nuovo liceo
sportivo prenderà il via ufficialmente nell’anno scolastico
2014-2015, questo vuol dire che i genitori dei ragazzi in uscita a
giugno dalla media potranno iscrivere i propri figli al nuovo
indirizzo entro fine febbraio come per tutti gli altri licei e
istituti superiori. Il liceo sportivo sarà di fatto un liceo
scientifico dove non si studierà il latino ma si approfondiranno
tutte le materie scientifiche e dal terzo anno si aggiungeranno due
discipline specifiche, economia e diritto dello sport. Sarà un liceo
dove le ore dedicate alle attività motorie saranno ovviamente
maggiori rispetto a tutti gli altri licei ma non solo, i docenti
saranno obbligati ad una “curvatura” del 20 per cento dei programmi
delle loro materie verso tematiche sportive.
UN LICEO NON UNA SCORCIATOIA –
Si tratta dunque di un liceo a tutti gli effetti, e non quindi di
una scuola per atleti, ma per accedervi occorrerà praticare
agonisticamente un qualche sport, anche se lo sbocco lavorativo
punta a professioni che hanno a che fare con il mondo dello sport,
dal cronista sportivo al medico sportivo al fisioterapista per
atleti e così di seguito, professioni che comunque necessitano di un
proseguimento degli studi in ambito universitario. E’ bene che i
ragazzi sappiano subito tuttavia che iscriversi al liceo sportivo
non significa trovare una scorciatoia per arrivare alla maturità
giocando a pallone e studiando poco. Si studierà come in un liceo
scientifico ma ovviamente si prenderanno in considerazione i casi di
quegli allievi che praticano lo sport in maniera agonistica e che si
sottopongono ad allenamenti costanti e intensivi e che partecipano a
campionati nazionali e internazionali. Ma mentre in passato per
molti ragazzi continuare a praticare l’attività sportiva significava
dire addio agli studi, adesso si cercherà di conciliare le due cose
per non negare a giovani atleti la possibilità di formarsi e di fare
agonismo.
NON BASTA ESSERE ATLETI – Allo
stesso tempo non bisognerà essere solo atleti ad alto livelli per
entrare in un liceo sportivo, lo sport può essere un punto di
partenza per costruire un proprio futuro professionale. Sono
centinaia le scuole che si sono messe in lista al ministero per
ottenere l’indirizzo sportivo ma non per tutte sarà possibile: il
dpr 52 del marzo 2013 ha indicato tutte le modalità e i necessari
requisiti perché un liceo chieda e ottenga l’indirizzo sportivo.
Inoltre, nella fase iniziale, la norma prevede un solo liceo
sportivo per Provincia, quindi in tutto ci saranno un centinaio di
licei sportivi da Nord a Sud. Il limite potrebbe cadere in futuro se
questo corso di studi ottenesse grande successo ma forse il timore
del ministero è che se si attivassero molti sportivi gli altri licei
si svuoterebbero. Intanto si comincia, una commissione è da tempo al
lavoro per mettere a punto offerta formativa e requisiti e sono
anche partiti i corsi di formazione per insegnanti che dovranno
inquadrare le loro materie, dall’italiano alle scienze, dalla
matematica alla filosofia, in un’ottica sportiva. Il prossimo mese,
e poi a gennaio, le famiglie potranno saperne di più direttamente
agli open day degli istituti che avranno ricevuto l’ok del
ministero. I licei paritari hanno avviato la sperimentazione già da
quest’anno.