Sindacati: bene Renzi, ora i fatti da Tuttoscuola, 9.12.2013 C'è una larga concordanza tra i sindacati di categoria della scuola nel commentare positivamente l'impegno del neo segretario del Pd Matteo Renzi che nel suo intervento ha dato spazio all'educazione e alla cultura, annunciando ''una grande iniziativa per la scuola'' e l'intenzione di ascoltare ''gli insegnanti che fino ad oggi si sono visti arrivare le riforme sulla testa senza poter dire niente''. ''Tutte le iniziative politiche che servono a mettere tra le priorità del Paese il ruolo della scuola, dell'istruzione e della formazione, sono le benvenute - afferma all'Adnkronos il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima - Considerare la scuola come strumento indispensabile per la crescita e per il futuro dei giovani e del Paese trova la condivisione della mia organizzazione. Bisogna passare poi - evidenzia Scrima - dalle parole ai fatti. Bisogna essere coerenti e conseguenti con gli annunci''. Analogo il commento del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna che mette comunque in guardia Renzi sulla difficoltà del compito. ''Dare importanza e centralità alla scuola nell'azione politica - afferma - è un impegno difficilissimo. Se le azioni sono coerenti con le intenzioni, gli daremo una mano. Gli insegnanti - sottolinea Di Menna - hanno bisogno di non avere più riforme calate dell'alto, come ha detto Renzi, ma non si accontentano di essere ascoltati. Chiedono decisioni e soluzioni concrete che riconoscano il lavoro, l'impegno e la passione con cui lo svolgono. Se lo ricordasse a Letta, che ha bloccato i contratti e ha tolto 300 mln di euro previsti dalle retribuzioni - conclude - sarebbe buona cosa''. Piena condivisione e soddisfazione è stata espressa anche dal segretario generale dello Snals, Marco Paolo Nigi che sottolinea come la posizione di Renzi ''ricalchi'' le tesi più volte espresse dal suo sindacato. ''Serietà degli studi, restituzione dell'autorevolezza alla scuola e di conseguenza della dignità alla professione docente - evidenzia - sono tesi che lo Snals ha espresso più volte''. Anche il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, esprime apprezzamento sottolineando che la scuola, "come ha detto Renzi, ha bisogno di tranquillità e non di riforme continue. Abbiamo già avuto troppi ministri che volevano lasciare il loro nome nella storia e ci hanno bombardato con le cosiddette riforme degli ultimi decenni. Saremmo contenti - conclude - che qualcuno, non dico facesse quello che dicono gli insegnanti, ma che almeno ascoltasse chi la scuola la vive ogni giorno''. ''Era ora. Per cambiare la scuola - sottolinea, infine, il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo - occorre un ampio consenso e un ampio dibattito pubblico da parte di tutti gli attori della scuola italiana. Ben venga, quindi - conclude - il confronto a tutto campo con i docenti, con l'ambizione di poter mettere in campo un programma ambizioso a partire dalla necessità di riprendere a investire''. |