Gli auguri del ministro Carrozza
a tutti gli studenti
dalla pagina
facebook
di Maria Chiara Carrozza, 31.12.2013
L’anno che sta finendo ha segnato molti cambiamenti per me, con
emozioni contrastanti, dalla delusione per il risultato delle
elezioni politiche alla soddisfazione di giurare da Ministro di
fronte al nostro Presidente della Repubblica.
Ho ereditato un ministero che negli ultimi anni ha subito tagli
pesantissimi ed è stato visto solo come un centro di spesa invece
che una risorsa per i giovani e per tutto il nostro Paese. Con il
Governo Letta abbiamo orgogliosamente avviato fin da subito una
netta inversione di tendenza: stop ai tagli, si torna ad investire.
E abbiamo iniziato da uno dei capitoli che mi stanno più a cuore,
l’edilizia scolastica:450 milioni di euro con il Decreto del Fare,
ai quali si è aggiunta la possibilità per le Regioni di stipulare
mutui agevolati ed infine, nell’ultimo Consiglio dei ministri, altre
risorse provenienti dai fondi strutturali. Per la prima volta dopo
anni abbiamo varato un pacchetto di misure destinate esclusivamente
all’istruzione, con il decreto L’Istruzione riparte.
450 milioni di euro a regime per il diritto allo studio
universitario, il wireless nelle scuole, agevolazioni per i
trasporti, il comodato d’uso per i libri, l’assunzione di più d
26mila insegnanti di sostegno, l’orientamento, la lotta alla
dispersione scolastica, la formazione dei docenti, gli istituti
musicali.
E anche per l’università, grazie alle scelte fatte
quest’anno, nel 2014 le risorse aumenteranno rispetto all’anno
precedente.Si dirà che non è sufficiente, che le nostre scuole, i
nostri atenei e la nostra ricerca hanno bisogno di maggiore
attenzione, maggiori finanziamenti, ma questo governo ha
ricominciato un cammino. E soprattutto crediamo che investire in
istruzione sia una scelta strategica per il futuro dell’Italia.
Nel 2014 affronteremo altre sfide: partirà la Costituente della
scuola, una grande opportunità per tornare a discutere di politiche
per l’istruzione e fissare i nostri obiettivi coinvolgendo tutta la
società. Nei primi mesi dell’anno avvieremo anche la revisione del
sistema di finanziamento delle nostre università per renderlo più
semplice e più giusto, e presenteremo il nuovo Piano nazionale della
Ricerca, che punterà soprattutto sui nostri giovani ricercatori,
premiando la loro indipendenza.
Abbiamo ancora molto da fare, ma stiamo andando nella giusta
direzione. Buon 2014!