Il 2014 sarà l’anno del rinnovo
del contratto scuola?

di Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 31.12.2013

Da un lato ci sono le dichiarazioni del Ministro fatte in più sedi. Ma dall'altro non bisogna dimenticare che diverse norme di legge approvate nel corso del 2013 mettono in discussione non pochi istituti contrattuali già in vigore.


Alcune dichiarazioni del Ministro Carrozza, fatte nel corso del 2013 anche in audizioni parlamentari, lasciano pensare che ci sia l’intenzione di arrivare chiudere al più presto l’accordo per il rinnovo del contratto della scuola.

Ricordiamo che il contratto scuola è scaduto ormai da quattro anni e che nel frattempo alcune norme contrattuali sono state derogate per effetto di nuove leggi che hanno annullato di fatto norme contrattuali pattuite nel novembre 2007.

Quali sono le dichiarazioni del ministro che lasciano intravedere la possibilità di un accordo?

La più importante è quella fatta in audizione parlamentare nel giugno 2013, quando il responsabile del Miur aveva affermato che l’organizzazione del lavoro nelle scuole è una questione da condividere con i sindacati.

Un’altra dichiarazione interessante del ministro Carrozza è quella sulla carriera dei docenti definita "materia prevalentemente contrattuale". Forse il ministro vuole trovare argomenti stimolanti per invogliare i sindacati a trovare un accordo per il rinnovo contrattuale?

Anche più recentemente il ministro dell’Istruzione ha dichiarato, in un videoforum su Repubblica tv fatto nella prima decade di ottobre 2013, che per pagare gli scatti di anzianità oggi bloccati, serve il rinnovo contrattuale per gli insegnanti. Serve, sostiene il ministro Carrozza, una nuova forma di contratto, che per molti è un tabù. Dedicheremo il 2014 al rinnovo del contratto nel mondo della scuola. Quindi il ministro Carrozza ha l’intenzione di dedicare il 2014, come lei stessa ha dichiarato, a gettare le basi per il rinnovo del contratto scuola.

Ma bisogna dire che la piattaforma contrattuale che ha in testa il ministro, che non sembra discostarsi troppo, da quella dell’ex ministro Profumo, rischia di essere peggiorativa rispetto all’attuale contratto. Ecco nascere da parte sindacale un fronte unito di un’opposizione fatta nei confronti di un tentativo di “reformatio in pejus” dell’attuale contratto scuola. I sindacati non hanno alcuna intenzione di sedersi al tavolo per un rinnovo contrattuale che tenga conto soltanto della parte normativa. Il contratto scuola, fanno sapere i sindacati, potrà essere discusso se ci saranno anche risorse finanziarie volte a migliorare la retribuzione della categoria. Il messaggio più volte recapitato, da parte dei sindacati al responsabile del Miur è quello che attraverso il rinnovo del contratto bisogna dare una risposta chiara alle esigenze di riconoscimento professionale e salariale del personale della scuola.

Il ministro a parole vorrebbe rinnovare il contratto scuola, ma nei fatti ha permesso la proroga del blocco degli scatti di anzianità al 2013. già previsto dal DPR 122/2013. Oltre all’ulteriore blocco degli scatti di anzianità per l’anno 2013 , è stato rinnovato anche il blocco del Ccnl scuola per tutto il 2014 compresa l’adeguamento della vacanza contrattuale.

In sostanza mentre a parole si parla dell’intenzione del rinnovo contrattuale della scuola, con i provvedimenti legislativi si demotivano i docenti sul piano salariale e si peggiorano i loro diritti contrattuali. Ultima perla di questo governo in tema contrattuale è la stangata perpetuata dal MEF sui lavoratori della scuola che hanno maturato gli scatti di anzianità nell'anno 2013. Infatti in applicazione del DPR 122/2013 che ha bloccato sia il rinnovo dei CCNL sia gli automatismi stipendiali, si richiedono indietro, a partire da gennaio 2014, gli scatti stipendiali percepiti nel 2013.
Se il buon giorno si vede dal mattino, il 2014 potrebbe anche non essere l’anno dell’accordo per il rinnovo del contratto scuola.