Il Meridione conferma il trend negativo, ricadute sui prof Emorragia di studenti al Sud La fotografia del declino di metà Paese nei dati sull'organico di fatto di quest'anno di Antimo Di Geronimo, ItaliaOggi 3.12.2013 Cresce il numero degli alunni e cresce anche il numero dei docenti. Ma solo al Nord e al Centro. Nel Meridione, invece, il numero degli alunni continua a scendere e con esso anche quello dei docenti, nonostante criteri di assegnazione dei prof alle classi e agli studenti disabili che vedono ancora favorite le regioni del Meridione. É quanto emerge dai dati sull'organico di fatto 2013/2014, che confermano un'inversione di tedenza, complice il maggior flusso migratorio nelle regioni settentrionali.
A fronte di un incremento di 21.605 alunni, di
cui 7500 portatori di handicap, gli organici dei docenti sono
cresciuti complessivamente di 10.914 unità. Di queste, 1999 sono
costituite da docenti su posto comune e 8915 da docenti di sostegno.
La crescita del numero degli alunni è concentrata nella scuola
dell'infanzia (+4375), primaria (+7434) e secondaria di II grado (+
23.595). In controtendenza la scuola secondaria di I grado, che
perde 13.799 alunni in tutte le regioni tranne Emilia Romagna
(+946), Liguria (+94) e Toscana (+876). Segno meno anche per i posti
comuni della secondaria di I grado (-330) ampiamente compensati da
un +2147 posti di sostegno.
Il segno positivo è dato dalla differenza tra
la crescita del centro-nord e il calo del sud. Il primato negativo
spetta alla Sicilia, che perde 7110 alunni e 327 docenti su posto
comune. A fronte di un incremento di 376 posti di sostegno dovuti al
riconoscimento in organico di fatto di 662 alunni con handicap in
più. Segue la Puglia con una perdita di 4810 alunni e 274 docenti
ordinari. E un incremento di 489 posti di sostegno dovuti al
riconoscimento di 667 alunni disabili in più rispetto all'organico
di diritto. Al terzo posto, tra le regioni che perdono più iscritti,
la Campania. Che perde 4991 alunni e 262 docenti su posto comune.
Mentre cresce di 852 l'organico dei posti di sostegno nonostante il
calo degli alunni disabili frequentanti (-301). Subito dopo la
Campania si colloca la Calabria, con un calo di 3049 alunni e 246
docenti ordinari in meno. Dato al quale fa da contraltare un
incremento di 265 posti di sostegno, dovuto all'aumento del numero
degli alunni portatori di handicap fissato nell'ordine di 318 unità
in più. Al quarto posto si colloca invece la Basilicata. Che a
fronte di 86.214 alunni frequentanti nello scorso anno, dal 1°
settembre scorso scende ad 84.666 unità. Perdendo dunque 1548 alunni
e 65 docenti su posto comune. Mentre cresce di 46 posti l'organico
dei posti di sostegno dovuti all'incremento del numero degli alunni
disabili nell'ordine di 23 unità. Il dato è particolarmente
significativo, se si considera che si tratta di una regione il cui
territorio si estende su di una superficie di circa 10mila
chilometri quadrati (10 volte la provincia di Napoli) abitata da
appena 575mila persone, suddivise in 131 comuni. Dopo la Basilicata,
nella classifica con il segno meno si colloca la Sardegna, che perde
1041 alunni e 31 docenti, a fronte di un incremento di 196 posti di
sostegno. Chiude la classifica delle regioni del sud, il Molise, con
un calo di 509 alunni, scesi da 43.063 a 42.554 unità. Calo al quale
fa seguito una diminuzione dell'organico dei docenti su posto comune
di 18 unità, nonostante un incremento di 114 alunni portatori di
handicap e di 83 docenti di sostegno. In buona sostanza, dunque, il
calo del numero dei docenti nel meridione sarebbe ancora più forte,
in senso assoluto, se non fosse stato tamponato dall'aumento dei
docenti di sostegno. Aumento che non risolve i problemi dei docenti
delle classi sul posto comune, inevitabilmente esposti alla mobilità
d'ufficio. La tendenza muta nettamente se ci si sposta dal Mezzogiorno alla pianura padana. A guidare la classifica con il segno positivo la Lombardia. Che guadagna 13.907 alunni rispetto all'anno scorso. E i cui organici aumentano di 888 docenti su posto comune e di 1754 posti di sostegno, a fronte di un incremento del numero degli alunni portatori di handicap di 2163 unità. Al secondo posto si colloca l'Emilia Romagna: 7808 alunni in più e un aumento di 6393 posti comuni e 245 posti di sostegno. Al terzo posto il Lazio, con 5625 alunni in più e un aumento di 335 docenti ordinari, più 2914 posti di sostegno. Al quarto posto, il Piemonte, con un incremento di 5013 alunni, 310 posti comuni e 251 posti di sostegno. Segue la Toscana con 4679 alunni in più e un aumento di organico di 386 posti comuni e 391 posti di sostegno. Al sesto posto della classifica con il segno più il Veneto, con + 4264 alunni e un incremento di 358 posti comuni e 318 posti di sostegno. Segue, distanziato di molto, il Friuli, con una crescita di 1288 alunni, 51 cattedre normali e 91 posti di sostegno in più. Penultima l'Umbria, con + 547 alunni, +98 posti comuni e +200 posti di sostegno. Infine, in controtendenza, l'Abruzzo con un lieve decremento di 40 alunni, una diminuzione di 28 posti normali e una crescita di 200 posti dell'organico dei docenti di sostegno. |