Chimienti: sblocco scatti stipendiali e pagamento
delle ferie dei precari subito nella legge di stabilità

 La Tecnica della Scuola 11.12.2013

Il M5S è al fianco dei docenti, una categoria sempre più bistrattata dalle manovre finanziarie degli ultimi anni, a cui non fa eccezione l’ultima legge di stabilità, che proroga fino al 31 dicembre 2014 il blocco della contrattazione e degli incrementi contrattuali per tutto il personale della Pubblica Amministrazione, scuola compresa.

Il M5S ha presentato un emendamento a prima firma Chimienti in cui si richiede che il blocco degli incrementi contrattuali e della contrattazione economica non si applichi al personale della scuola, dal momento che la manovra finanziaria Tremonti-Gelmini del 2008 prevedeva che a partire dal 2010 il 30% degli oltre 8 miliardi di euro tagliati alla scuola pubblica avrebbe dovuto essere impiegato per incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola.

Le risorse dunque ci sono e devono continuare ad essere impiegate per pagare gli scatti stipendiali degli anni 2012, 2013 oltre che per tutti gli anni a venire.

Un altro emendamento abroga la norma madre che aveva per prima cancellato il triennio 2010-12, rendendolo inutile ai fini delle progressioni economiche di carriera per il personale della scuola: ci riferiamo all’articolo 9, comma 23 del famigerato DL 78/2010, ancora una volta a firma Tremonti.

Al tempo stesso, il M5S ha presentato un emendamento che ripristini la possibilità per i docenti precari di monetizzare le proprie ferie non godute, ma senza gli artifici contenuti nella legge di stabilità di Monti, che imponeva forzatamente ai precari della scuola la fruizione dei giorni di ferie durante il periodo di sospensione delle lezioni, con conseguente monetizzazione di un numero di giorni di ferie assolutamente risibile e causando uno svantaggio economico rispetto alla situazione pregressa di circa 1000 euro l’anno.