Prove invalsi alla maturità:
tutte le novità

Il Test Invalsi non sostituirà la terza prova ma i ragazzi in quinto superiore
dovranno comunque sostenerlo. Tutta la verità sull’Invalsi.

di Valeria Roscionidi Studenti.it, 8.4.2013

INVALSI ALLA MATURITA’. I maturandi potranno dormire sonni tranquilli: le tanto temute prove Invalsi non faranno parte dell’esame e la terza prova, quindi, rimarrà esattamente quella che è. La buona novella è stata annunciata durante la presentazione dei quadri di riferimento per le prove Invalsi da somministrare agli studenti dell'ultimo anno delle scuola secondaria di II grado che si è svolta  all'ITIS Galilei di Roma la scorsa settimana.

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ORIENTAMENTO PER L’UNIVERSITA’. Questo però non significa affatto che gli studenti di quinto superiore non dovranno cimentarsi con gli odiati test: le prove si faranno all’incirca a metà anno e ogni scuola potrà decidere se utilizzarle come strumento di valutazione. A cosa serviranno dunque? L’intenzione dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione è quella di farne uno strumento utile per l’orientamento e la selezione universitaria, anche se non è ancora chiaro se e quanto i risultati influiranno sulla valutazione dei test d’ingresso.

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UNA NUOVA INVALSI. A queste novità se ne affiancheranno anche altre relative al test in sé: la nuova prova Invalsi, infatti, sarà diversa a seconda degli indirizzi di studio, comprenderà una parte dedicata alla verifica delle competenze dell’inglese e potrebbe essere addirittura personalizzata. L’idea, infatti, è di riuscire a somministrare le domande via PC a ciascuno studente facendo in modo che il computer selezioni i quesiti in base alle risposte date.

DAL 2015 INVALSI PER TUTTI. Un’innovazione, quest’ultima, che al momento appare molto lontana dato il quadro di arretratezza tecnologica descritto dal rapporto OCSE sul Piano Digitale Nazionale. Eppure le tempistiche annunciate non parlano affatto di un futuro così lontano: a maggio di quest’anno è previsto un pre test su base campionaria, a gennaio del 2014 ce ne sarà un secondo su base censuaria e, infine, a partire da gennaio del 2015 le prove entreranno a regime.