Ugolini a Bologna: La Tecnica della Scuola, 14.4.2013 La domanda è, dice il sottosegretario all’istruzione: “I 1.800 bambini andranno tutti a casa di chi propone il referendum?” D’Accordo col sindaco Merala e l’assessore Pillati Il sottosegretario all'Istruzione, la bolognese Elena Ugolini, oggi a Bologna per l'intitolazione del liceo musicale Laura Bassi a Lucio Dalla, si schiera dunque a difesa dei finanziamenti alle scuole paritarie, che il comitato Articolo 33 punta ad abolire con il referendum consultivo che ci sará il 26 maggio. «A livello nazionale- prosegue Ugolini- abbiamo la legge 62, fatta dal grande ministro Berlinguer, che non è un nome propriamente di destra, che ha reso concreto in modo molto chiaro il concetto fondamentale che anche il privato, a certe condizioni, può fornire un servizio pubblico». Tutte le polemiche che stanno montando intorno al referendum? «È ideologia, è solo ideologia- non ha dubbi il sottosegretario- se in Italia partissimo dai dati delle esigenze vere e cominciassimo a lavorare, non nelle parole ma nei fatti, per il bene dei nostri figli, saremmo molto più capaci di farci rispettare, il mondo ci guarda e ride», dice Ugolini. «Se tu spieghi in Europa il senso di questo referendum, si metterebbero tutti a piangere, non a ridere. In Europa non esiste l'idea che tutto deve essere statale. Voglio dire, cerchiamo di capire quello che permette alle scuole di migliorare e di dare il meglio ai nostri ragazzi, chiediamoci cosa può far avere ai nostri ragazzi una buona proposta educativa e formativa», conclude Ugolini. E sulla delicata questione delle scuole private e sui suoi “presunti” livelli di ideologizzazione, considerato che la scuola così come prospettata dal modello Lombardia potrebbe essere un business come lo è la sanità privata, segnaliamo una inchiesta sulla scuola modello CL fatta da Giorgio Morale su Vivalascuola. |