Pensioni scuola quota 96 classe 52: no Corte dei Conti
ma legge potrebbe essere anticostituzionale

Quota 96: la Corte dice no ma alcuni attendono giudizio Corte Costituzionale

Marianna Quatraro Business on line, 11.4.2013

Sulla questione pensionandi di Quota 96, la Corte dei Conti qualche giorno fa si è finalmente espressa ma con una sentenza negativa, giudicando il ricorso inammissibile.

Secondo i giudici ‘Non sussistono i presupposti per la richiesta sospensione cautelare dei provvedimenti in questione, posto che è controverso un diritto pretensivo di parte ricorrente e pertanto la Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio dichiara inammissibile l’istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati’.

La questione era stata sottoposta alla Corte dopo che per i pensionandi di Quota 96, la riforma Fornero ha annullato i requisiti per il pensionamento a chi aveva come somma di servizio quota anni pari a 96, ma al termine del 31 agosto 2012 e non a quelli richiesti dalla riforma al 31 dicembre 2011, dimenticando che l'uscita per il personale docente è all'inizio dell'anno scolastico e non alla fine di quello solare.

Nonostante la sentenza negativa della Corte, in alcune regioni, come Puglie ed Emilia Romagna, resta ancora aperto uno spiraglio e, grazie al ricorso dell’Anief, la questione è stata sottoposta alla Corte Costituzionale.

La Corte dei Conti di entrambe le Regioni ha infatti sospeso il giudizio in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale sulla questione di legittimità costituzionale dell’art. 24 della legge 22 dicembre 2011 n. 214, di conversione del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, sollevata dal Tribunale di Siena.

Considerando le modifiche introdotte dalla legge n. 135 del 2012, che consente ‘per l’a.s. 2012/2013 il collocamento a riposo del personale docente, che, a seguito delle operazioni di mobilità, risulta ancora in esubero, eppure con i requisiti previgenti alla riforma Fornero, maturati entro il 31 agosto 2012’, i legali che operano per conto dell’Anief hanno ottenuto la sospensione del processo in attesa del giudizio della Corte Costituzionale sulla questione di legittimità costituzionale dell’art. 24 della legge n. 214/2011 sollevata dal Tribunale di Siena con ordinanza del 21 agosto 2012.

Per quanto riguarda però le altre regioni coinvolte, si preparano ad arrivare una valanga di ricorsi, come per esempio già annunciato dal Comitato ligure Quota 96 che, per tutelare i proprio diritti, ha deciso di seguire vie legali, lotta sindacale e via politiche.