Il documento dei dieci ‘saggi’/1. da TuttoscuolaNews, n. 582 15.4.2013 Non era scontato che il documento ‘economico’ dei cosiddetti ‘saggi’ (o facilitatori, come si sono autodefiniti) avrebbe affrontato anche il tema dell’istruzione: si era ipotizzato, da parte di molti, un rapporto più breve, centrato sulle emergenze di tipo strettamente economico-finanziario e su quelle legate al mondo del lavoro, sul doppio versante delle imprese in crisi e dell’aumento della disoccupazione. E invece il documento (53 pagine più allegati), pubblicato integralmente sul sito del Quirinale, tocca anche la materia dell’istruzione con alcune specifiche proposte. Dopo le premesse generali sulla necessità di aumentare l’efficienza e la trasparenza web-based delle pubbliche amministrazioni incentivando il merito (si parla in particolare di quelle della sanità e dell’istruzione) il paragrafo 4.4 (intitolato ‘Potenziare l’istruzione e il capitale umano’) indica una serie di misure di politica scolastica e universitaria considerate funzionali al più complessivo progetto di investimento e valorizzazione del capitale umano. Esse sono riassumibili nelle seguenti cinque proposte: 1. Riduzione dell’abbandono scolastico mediante il prolungamento della scuola al pomeriggio negli anni del primo ciclo, evitando però la “mera replica delle lezioni frontali della mattina” e individuando “percorsi specifici per i ragazzi maggiormente a rischio”, finalizzati al “rafforzamento delle competenze di base: comprensione dei testi, competenze logico-matematiche e applicazione del metodo scientifico”. 2. Aumento consistente dei fondi per il diritto allo studio portando, in particolare, il Fondo Integrativo Statale delle borse di studio a 250 milioni di euro annui, il doppio della somma destinata a questa materia prima dei tagli operati per il biennio 2013-2014. 3. “Potenziamento delle iniziative finalizzate ad insegnare stili di vita salutari nelle scuole e nelle università, promuovendo, sul modello americano, l’eliminazione dai distributori automatici collocati nelle scuole di cibo e bevande ad alto contenuto calorico”. 4. “Miglioramento indispensabile dell’infrastruttura di rete delle scuole, attualmente dimensionata per la gestione amministrativa, anche in vista dell’adozione dei libri digitali, prevista progressivamente dal 2014”. 5. Per l’università, sostegno all’alternanza scuola-lavoro mediante un “apprendistato universitario sul modello tedesco o austriaco, due paesi in cui la disoccupazione giovanile è molto contenuta”. Si tratterebbe di corsi di laurea triennali in cui “lo studente lavoratore potrebbe acquisire metà dei crediti del corso in azienda e metà dei crediti in università”. La parte che riguarda l’istruzione del documento dei ‘saggi’ è consultabile su www.tuttoscuola.com. |