Prove orali concorso docenti: Il Miur ha fornito alcune indicazioni utili a garantire l’uniformità dell’attività delle commissioni di esame durante lo svolgimento delle prove orali del concorso per il reclutamento di personale docente: modalità organizzative, durata delle prove, criteri per effettuare in modo corretto la lezione simulata e il successivo colloquio. Notizie della scuola, 18.4.2013 La nota 17 aprile 2013 prot. n. 3833 si richiama innanzi tutto alla scrupolosa osservanza delle disposizioni contenute nel Bando, Allegato 3, “Avvertenze generali”. La prova orale consiste in:
La prova valuta altresì la capacità di conversazione nella lingua straniera prescelta dal candidato, ove detta competenza non sia già richiesta per l’insegnamento cui si concorre.
Modalità organizzativePer fare in modo che la prova orale si concluda in tempo utile all’immissione in ruolo dei vincitori del concorso (1 settembre 2013), è necessario predisporre, dopo la conclusione delle attività didattiche, il relativo calendario prevedendo la possibilità che le commissioni di esame operino anche in orario antimeridiano. Tale possibilità rimane preclusa per le commissioni impegnate anche nei concomitanti esami di Stato. L’estrazione della traccia dev’essere resa possibile nella giornata di domenica per consentire lo svolgimento degli esami anche di lunedì.
Durata della provaPer la lezione simulata i 30 minuti non sono né un tempo massimo, né un tempo minimo ma un tempo da rispettare. Ciò vuol dire che le commissioni dovranno valutare anche la capacità del candidato di riuscire a regolare i tempi della sua presentazione. Realisticamente le commissioni potrebbero considerare rispettato il vincolo temporale quando il candidato completa la lezione in un tempo compreso tra 25 e 35 minuti. Per il colloquio, invece, il candidato ha un vincolo massimo di 30 minuti e quindi l’intero colloquio potrebbe svolgersi anche in un tempo inferiore.
Lezione simulataNelle avvertenze generali, a proposito della prova orale, si parla di “discipline di insegnamento” e non di “programmi d’esame”. Ciò vuol dire che l’intera prova orale verte sugli argomenti previsti per i diversi gradi di istruzione e per le diverse discipline di insegnamento come risultano, a seconda dei casi, dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” (D.M. 254/2012), dalle “Indicazioni nazionali per il sistema dei licei” (D.M. 211/2010) e dalle “Linee guida per gli istituti tecnici e professionali” (Direttive n. 57 e 65 del 2010). Le tracce sono formulate in modo che il candidato possa dimostrare le seguenti competenze:
La lezione simulata non serve per esporre un argomento “come se ci si rivolgesse a degli studenti”, la qualcosa risulterebbe anche artificiosa, ma per consentire al candidato di dimostrare di essere in grado di progettare un’attività didattica reale, esplicitandone gli elementi essenziali:
Durante la lezione simulata il candidato non dovrebbe essere interrotto, al fine di consentirgli di esprimere al meglio le sue capacità e anche per evitare contestazioni sull’effettivo tempo a disposizione.
ColloquioL’impostazione del colloquio è rimesso alla discrezionalità della commissione. La finalità del colloquio è quella di analizzare ed approfondire i contenuti e le scelte metodologiche relativi alla lezione simulata. Si potrà trattare di approfondimenti di carattere disciplinare che consentano di mettere in risalto l’ampiezza e la profondità delle conoscenze del candidato, oppure di sollecitare il candidato a giustificare e ad arricchire le scelte didattiche illustrate, facendo anche riferimento alle modalità di documentazione e di verifica.
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