Situazioni di dissesto
idrogeologico di Aldo Domenico Ficara La Tecnica della Scuola, 16.4.2013 L’impermeabilizzazione è considerata uno dei maggiori processi di degrado del suolo, in altre parole un grave problema esistente in tutta Europa, uno dei continenti più urbanizzati al mondo Sapendo che un terreno può incamerare fino a 3.750 tonnellate di acqua per ettaro o circa 400 millimetri di precipitazioni, l’impermeabilizzazione riduce questo assorbimento di pioggia, arrivando ad impedirlo completamente. Aumentando il livello di infiltrazione di acqua piovana nei terreni otteniamo che questa impieghi più tempo per raggiungere i fiumi, riducendo la loro portata e quindi il rischio di inondazioni. In questo contesto l’82% dei Comuni italiani è interessato da situazioni di dissesto idrogeologico. In territori ad alto rischio vivono 6 milioni di persone, e 22 milioni in zone a rischio medio. Gli edifici a rischio di frane ed alluvioni sono 1.260.000, tra cui oltre 6.000 scuole. A tal proposito le priorità riguardanti la mitigazione del rischio idrogeologico sono:
• programmazione mirata degli interventi che privilegi le opere con i migliori coefficienti costi – benefici e con la massima riduzione di rischio • completamento ed aggiornamento del censimento delle opere di difesa del suolo (banca dati ODS) con individuazione delle opere strategiche • monitoraggio degli interventi di difesa del suolo attraverso indicatori di efficacia delle opere; • aggiornamento della banca dati degli studi geologici • monitoraggio di centri abitati e versanti instabili mediante tecniche consolidate o innovative (interferometria radar da satellite) • aggiornamento continuo delle frane (progetto IFFI - Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) • aggiornamento della banca dati SIBCA (Sistema Idrografico Bacini e Corsi d’Acqua) • aggiornamento della banca dati dei danni derivanti da fenomeni di dissesto idrogeologico (sistema RASDA – RAccolta Schede DAnni) • educazione e sensibilizzazione dei cittadini, a partire dall’età scolare, sulle norme comportamentali da tenere Azioni di protezione • massima salvaguardia della naturalità dei corsi d’acqua e realizzazione, ove possibile, di ampie aree - vasche di laminazione delle piene e/o di accumulo dei detriti • definizioni di linee guida per l’adeguamento/miglioramento strutturale degli edifici in aree a rischio idrogeologico in caso di nuova edificazione o ristrutturazione. |